domenica 24 maggio 2009

La "signora" in giallo...per festeggiare la mia cintura arancione

Ma non s'era parlato di pane? E non s'era detto che questo non è un blog di cucina? O_o
Si appunto, l'avevo detto e continuo a dirlo.
Comunque, visto che la realizzazione del mio primo pane con la pasta madre non ha dato la resa sperata mi sono rifatta con un dolcetto già collaudato e veramente buono nonostante manchi degli ingredienti classici per la realizzazione di una frolla.
La ricetta l'ho pescata tempo fa dal blog di Dea e mi è tornata molto utile proprio perchè priva, almeno in parte, di quegli alimenti che non tollero O_o ...

.oO(in realtà fosse per me li tollererei volentieri)
Io ho dovuto apportare altre modifiche eliminando ulteriore nickel; no farine integrali, no margarina ma la resa è stata ottima :) provare per credere!
Qui di seguito la mia rivisitazione, per la ricetta originale sbirciate quest'altro "qui".
Ingredienti per la frolla:
  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di farina di riso
  • 160 gr di burro (ho diminuito la dose di burro ma il risultato è stato comunque ottimo e fragrante :) ..ho detto fragrante non duro che non si può mangiare..hihihi)
  • 2 cucchiai di miele
  • 125 gr di acqua ghiacciata
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
  • 1 pizzico di sale
  • la buccia grattuggiata di un limone

Ingredienti per il ripieno:
  • 1 mela non molto grande
  • 5/6 fette di melone cantalupo/retato tagliate a tocchetti
  • il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo (io ho usato il tipo Malawi)
  • curcuma per aromatizzare q.b.
Per la copertura: zucchero a velo e curcuma

Preparazione: in una ciotola capiente radunare le farine, il miele, la vaniglia, il sale e la buccia grattuggiata del limone con poca acqua fredda e cominciare a impastare. Quando gli ingredienti cominciano ad amalgamarsi aggiungere l'acqua restante, il burro freddo a pezzi e continuare a lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che andremo ad avvolgere in una pellicola e a far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo, tagliare a tocchetti la mela e le fette di melone (la quantità di quest ultimo è indicativa, dipenderà sempre dalla grandezza del frutto, regolatevi di conseguenza), versare il succo di mezzo limone, lo zucchero e la polvere di curcuma; mescolare e lasciar riposare affinchè i sapori si fondano tra loro.
A questo punto riprendere l'impasto e dividerlo in due metà che andremo a stendere con un mattarello. Rivestire una tortiera circolare di alluminio (quella per le crostate) con la prima metà. Bucherellare la base e versare il ripieno di frutta, ricoprire con la seconda metà di "frolla". Ripiegare i bordi della pasta che fuoriesce così da richiudere perfettamente la torta. Bucherellare la superficie in modo che possa uscire il vapore di cottura della frutta. Cuocere in forno già caldo a 180° per 30 minuti finchè la superficie della torta non risulti ben dorata.

Una volta cotta lasciare che si raffreddi completamente (non come faccio io che piuttosto mi ustiono per la curiosità O_o ). Spolverizzare con zucchero a velo e curcuma a piacere e servire, mangiare, divorare possibilmente senza contare le calorie che non dovrebbero essere comunque poi così tante :) ... .oO(ops io le ho contate..emmh, non mi smentisco mai).
Nonostante la perfetta riuscita di questo dolcetto, dopo il caldo insostenibile di oggi ho deciso che questa sarà la mia ultima infornata, le cucine si chiudono e riaprono a settembre, da domani l'unico forno a funzionare sarà quello a microonde a meno che...non si scateni un bel temporale estivo! ^_^
Riuscirò a bloccare l'irrefrenabile voglia di panificare?????
*Thanks Mauro&Sonia*

" Proibirci alcunchè vuol dire farcene venire voglia."
Micheal de Montaigne

martedì 19 maggio 2009

Questo non è un blog di cucina...

...anche se tutti gli indizi sono "contro" di me.
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Dopo tanto panificare, dopo aver sperimentato qualunque cosa, sono 10 giorni che non tocco farina, 10 giorni che mi sveglio e vado in "ufficio" O_o ...ma che parola è...bah, fatto sta che, almeno per ora, pare non mi gratifichi tanto quanto mettere le mani in pasta.
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Stasera finalmente ho deciso di sperimentare il mio lievito madre. Incredibile ma vero, mi sono lanciata in questa nuova impresa. Da quando ho scoperto questa benedetta intolleranza non ho fatto che cercare surrogati e sostituti di questo e quello, e tra questi e quelli ho dovuto "fabbricarmi" anche un sostituto del lievito chimico. Niente pane? Gallette a vita? Pane azzimo? ok ok, può andarmi bene per un periodo..toglietemi la pasta e il riso, levatemi pure le uova e la nutella...ma il pane daiii! E la scarpetta? :O ennò il pane NO! Se "voi" me lo levate io me lo fabbrico...a tutta tolleranza.
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Comunque, il mio pane, anzi i miei futuri panini sono ancora lì a lievitare e questa non è la loro foto, vedremo domani il risultato, dico solo che non ho mai toccato impasto così soffice in vita mia. Incrocio le dita.
Di questo passo dovrò ingegnarmi per far coincidere passione gastronomica a passione artistica, qualcosa verrà fuori, a questo punto...DEVE!
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Durante la mia pausa di "pseudo" (praticamente inesistente) pranzo ho fatto due passi nei pressi dell'ufficio .oO(niente, suona proprio male) e ho passato gran parte del tempo in una bella libreria a "infarinarmi" di questo e quell'altro genere. Un po' di narrativa, qualche sguardo ai tascabili e ovviamente non potevo che finire il giro tra le pile dei libri di cucina...va beh, sorvoliamo.
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In ogni caso, ho sfogliato in realtà svariati generi di libri, attratta dal titolo o dalle prime righe del testo, dal disegno in copertina o perchè qualche riferimento scritto o grafico mi ci faceva identificare. Succede sempre così...e di solito prendo e porto a casa...stavolta no...crisi tutto, crisi anche nei libri, però...ho segnato ogni argomento "trattato" , mentalmente (come si suol dire, "basta il pensiero" ) passando da "I love shopping" .oO( e quando mai) a " L'orribile karma della formica" .oO( già m'immagino il film)...
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...da "La maga delle spezie" .oO( ma che caruccio, lo voglio si si) a "Mi piaci così - a volte le cose succedono...e basta" ...oO(si ma io non sempre mi accontento, se succedono voglio una spiegazione) ...
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...fino a "Mio marito e le altre" apice della consultazione O_o
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"Lucy ( e ho detto Lucy si...va boh) non sa che fare, se nè andata di casa da quando ha scoperto che suo marito l'ha sempre tradita ma ora è venuta a sapere che lui sta per morire. Sarà l'ennesimo trucco per riconquistarla o semplicemente la verità? Allora perchè proprio lei, la moglie tradita, deve occuparsi di ogni cosa?
Lucy prenderà l'affollata agenda del marito fedifrago e chiamerà i numeri di tutte le sue amanti invitandole per l'estremo saluto.
.oO( uh che bel quadretto O_o)
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Lucy e le altre si ritrovano a condividere ricordi e segreti, si scoprono complici e rivali, creano un legame che somiglia molto al calore di una nuova, inattesa, famiglia.
.oO( sarà..se lo dice lei O_o)
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...è il romanzo che racconta di madri e figlie, di padri e figli, di donne che diventano amiche, di dolci bugiardi e teneri amanti. E dei mille modi diversi e incomprensibili in cui si può amare."
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E qui casca l'asino! Allora è proprio vero, qua ognuno la pensa/vede a modo suo! E se io la vedo a modo mio...non posso capire il modo "tuo/suo/vostro/loro" di vedere le cose. Che macello O_o ...continuo ad essere confusa.
In ogni caso, io continuo ad amare nell'unico modo in cui sono capace di fare, nell' unico modo comprensibile che conosco. E continuo ad amarti così, anche se tu continui incomprensibilmente ad amarmi in un altro modo. .oO( se ti presentassi il mio?)

mercoledì 6 maggio 2009

*Sarebbe un mondo caramellato*

Se ho perso la fantasia nella scrittura non si può dire lo stesso in cucina, anzi, sarà pure per la grossa quantità di tempo che trascorro annoiandomi, continuo ad elaborare anche solo mentalmente qualcosa di sfizioso promettendomi che prima o poi lo sperimenterò. A dispetto del mio rapporto squilibrato col cibo, ho sempre avuto molta passione per la cucina e in particolare per i piatti salati; fatto è che nell'ultimo periodo non ho fatto che sfornare dolcezze, sarà un caso o piuttosto un segno? O_o ...sarà semplicemente squilibrio anche questo.
Comunque, girovagando per i vari food blogger che si diffondono come macchie d'olio nella rete ho trovato il simpatico concorso di Un tocco di zenzero e ho deciso di parteciparvi.
Ovviamente concorro per il primo tema "Goloso per i golosi??".
La scelta non è stata difficile, nonostante io ami la verdura in tutte le sue forme, nonostante la cucina dei ricordi sia allo stesso modo entusiasmante, nonostante anche un pollo cucinato nel modo giusto può avere il suo perchè... "Non esiste solo il cioccolato" , mai frase fu così appropriata, proprio ora che dopo 26 anni scopro di avere nientedimeno che un intolleranza al nickel e di conseguenza al cioccolato O_o .
"Che mondo sarebbe senza nutella?" ...da bambina preferivi pane e pomodoro a colazione (e non sto scherzando..emmh) piuttosto che pane&nutella, non la mangi assiduamente, se non la vedi non ne senti la mancanza, ma quando ti "proibiscono" di utilizzarla in qualunque cosa :O ...e adesso? che ne sarà di quei muffin alle gocce di cioccolato, di quei plumcake al profumo di cacao O_o ...come nella vita, quando hai una cosa non ti rendi conto della sua importanza, sarà banale ma anche nel cibo funziona così...ti accorgi di quanto valga una cosa/persona soltanto quando la perdi...beh forse cè anche qualcuno che se ne accorge prima di perderla...
Unendo tutte le mie teorie a tutte le mie intolleranze a tutti quegli ingredienti prelibati che appagano in particolar modo il mio gusto personale nè derivato questo mini (o maxi, dieta permettendo) Profiterolesotico: bignè ripieni di crema di yogurt al mango "caramellati" con dulce de leche al cocco.
Dedicato a TE.
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Ingredienti per il Dulce de leche al cocco:
  • 400 ml di latte di cocco
  • 100 gr di zucchero (io ho usato zucchero di canna MALAWI)
  • 1 pizzico di bicarbonato

Preparazione: mettere in una pentola lo zucchero e il bicarbonato A fuoco basso versare il latte di cocco e girare con un cucchiaio di legno facendo attenzione in particolar modo verso la fine quando il composto comincerà ad addensarsi per benino. Il tempo varia a seconda della consistenza che gli si vuole dare, una volta pronto versare in un vasetto di vetro, raffreddandosi diventerà maggiormente denso ma basterà scaldarlo leggermente per poter glassare i bignè. E' buonissimo anche accompagnato da un semplice biscotto o per farcire una piadina con un po di fantasia :)

Ingredienti per la Pasta choux (per una decina di bignè di media grandezza) :

  • 60 gr di acqua naturale
  • 30 gr di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 40 gr di farina
  • 1 uovo

Preparazione: in un pentolino antiaderente far sciogliere a fuoco basso il burro e l'acqua con un pizzico di sale, appena l'acqua bolle e il burro è sciolto togliere dal fuoco il pentolino e aggiungere la farina, mescolare con una frusta evitando che si formino grumi. Rimettere sul fuoco basso e continuare ad amalgamare il composto finchè si stacca dalle pareti della pentola. A questo punto togliere dal fuoco e lasciare intiepidire per qualche minuto. Una volta tiepido aggiungere l'uovo e incorporarlo all'impasto finchè non sarà completamente assorbito. Io ho usato un solo uovo per il mio mini profitterol, in caso le uova fossero più d'una andranno incorporate una alla volta preferibilmente sbattendole un po' prima a parte. Mescolare finchè la pasta choux non diventi "collosa" e non cada dal cucchiaio se scrollata. Riempite ora un sac à poche munito di bocchetta da 1 cm (quella per decorare le torte andrà bene) e su una teglia ricoperta da carta da forno formate i bignè creando delle palline di circa 3 cm di diametro ben distanziate tra loro. Cuocere a 180° per 30 minuti finchè saranno dorati in superficie. Lasciare raffreddare con lo sportelletto del forno aperto in modo che non si sgonfino appena fuori. Dovreste aver ottenuto dei bei bignè cavi all'interno pronti per essere riempiti.

I bignè possono essere congelati qualora, presi dall'entusiasmo, raddoppiaste o triplicaste la quantità di ingredienti che ho elencato e utilizzati per altri ripieni, anche salati, perchè essendo priva di zucchero, la pasta si presta a svariate sperimentazioni :)

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Ingredienti per la crema di yogurt al mango:

  • un vasetto di yogurt di capra da 150 ml (a me piaceva il contrasto dolce/"acidulo", in questo modo il profitterol risulta meno stucchevole)
  • la polpa di un mango di media grandezza
  • fecola di patate o amido per addensare
  • due cucchiai di panna per dolci (per i più golosi)
  • zucchero o miele (facoltativo)

Preparazione: tagliare a pezzetti la polpa del mango e frullarla con un minipimer, aggiungere il vasetto di yogurt di capra e continuare a frullare finchè otterrete una cremina piuttosto liquida. Aggiungere i due cucchiai di panna o in caso contrario porre direttamente la crema sul fuoco basso in un pentolino. A parte diluire q.b. di fecola o amido con un po di panna fredda liquida e aggiungerla alla crema. Mescolare per evitare grumi fino ad ottenere la consistenza desiderata. Lasciare raffreddare.

Ora potremo farcire i bignè e comporre la "montagnetta" esotica; con la tasca per i dolci e una bocchetta a siringa praticare un forellino in ognuno dei bignè e riempire con la crema al mango. Disporre ogni "pallina" in un piatto formando man mano una sorta di piramide, con un cucchiaino lasciare colare il dulce de leche al cocco appena scaldato.

"Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell'esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza." ( G. Flaubert)

Con questa ricetta partecipo al contest di Un Tocco di Zenzero, per la categoria "Goloso per i golosi?"