Sembra trascorsa una vita fa dall'ultima volta che ho pubblicato una ricetta e a dire il vero quest'oggi non sono nemmeno dell'umore giusto per ricominciare.
Fatto è che questa golosità era ormai in archivio da troppi giorni e così mi è sembrato giusto postarla.
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Prima di partire per le mie due settimane di mare mio padre ha portato a casa un bel cestino di more selvatiche e io mi sono subito messa all'opera perchè non andassero sprecate.
Nonostante le more non siano nella lista dei miei frutti preferiti devo dire che questa volta l'aggettivo "fantastiche" è l'unico che mi viene in mente per definirle.
Alla ricerca di qualcosa di davvero sfizioso sono finita nel blog de "LA MUCCA SBRONZA" e mi sono ritrovata di fronte questi dolcetti tipici d'Abruzzo.
Così ho unito l'utile al dilettevole e ho provato anch'io a "produrne" un po', senza dimenticare di apportare le mie solite modifiche personali.
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Un mega "pasticcino" dolce e rustico, soffice e fragrante al tempo stesso...al sapore di casa e al sapore di quella che vorrei fosse la mia nuova casa.
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Per il procedimento fate pure un saltino qui.
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A seguire gli ingredienti della mia rivisitazione.
Cliccate sulle immagini per gustarvi meglio (quantomeno visivamente) questi dolcetti.
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Ingredienti per la FROLLA:
220 gr di farina 0
80 gr di farina di grano saraceno
100 gr di burro
la scorza grattugiata di un limone
2 cucchiai abbondanti di zucchero di canna
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 pizzico di sale
latte q.b.
Ingredienti per il "RIPIENO":
3 uova
1/2 bustina di zafferano
250 gr di ricotta di mucca
125 gr di more di rovo Puglia Made
3 cucchiai di zucchero aromatizzato alla vaniglia
1 pizzico di sale
scorza grattuggiata di un limone
Cottura in forno preriscaldato a 180° per circa 30/40 minuti finchè saranno dorati in superficie.
Un tripudio di colori e sapori.
Grazie a tutte coloro che, pur sapendomi assente, sono passate lasciandomi una traccia della loro visita.
Baciotti dalle colline Pugliesi.
"La solitudine, a volte, è la miglior compagnia. Non fa mai domande inopportune e spesso da delle risposte."
(Gabriele Martufi)