giovedì 18 marzo 2010

Il Profumo dei fiori d'arancio

OOOOoooh là!
E' un sacco di tempo che non preparo e pubblico un post fatto come si deve, un sacco di tempo che fotografo tanto per fotografare, un sacco di tempo che non ho nulla da fotografare perchè nulla ho da cucinare.
Fervono i preparativi per la Pasqua, siamo passati velocemente dai panettoni ai dolci di carnevale, dal carnevale alle colombe...non ci facciamo mancare proprio nulla eh!
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E' stata una settimana di decisioni importanti da affrontare che, come al solito, ho affrontato a modo mio, quando si pensa di esser finalmente diventati sicuri di sè ecco che si giunge alla conclusione che cè ancora tanta strada da fare. Comunque mi piace pensare che magari non si tratti d'insicurezza ma semplicemente di scelte che prima o poi porteranno sulla strada giusta.
Intanto che rimuginavo ho ritrovato per un momento la voglia di mettermi ai fornelli, per una buona causa ^_*
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Uno dei dolci tradizionali di questo periodo è la famosa PASTIERA, ogni famiglia napoletana ha la propria versione e basta spostarsi in una zona campana diversa per trovare eventuali modifiche nella ricetta. La versione classica quindi può subire qualche variazione ma il bello sta nel fatto che di qualunque variazione si tratti il risultato può definirsi ugualmente ORIGINALE perchè fedele alla tradizione della famiglia che l'ha preparata. Non è fantastico? ^_^
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Io non sono napoletana e non ho mai preparato una pastiera prima d'ora finchè...
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...dopo il "famoso" dolcino del mercoledì di Mauro&Sonia ho provato a fare un tentativo per il futuro sposo (pure per la sposa eh!) che da un po' di tempo ha qualche problemino con glutine (non si capisce bene ancora, pure il mais a lui è vietato, annamo bene) e lattosio.
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- "Ettù che mangi al matrimonio?" - "E io posso mangiare solo i confetti" - - "NOOOOooo, come!E la pastiera? :O -
.oO(ce lo vedete un napoletano senza pastiera?)
- "Ci penso io!Pastiera gluten free senza grano!e...e con la ricotta!" - "Seeee, e che pastiera è senza il grano -_- ...e la ricotta non posso" -
.oO(eqquanto so complicati st'intolleranti oh O_o)
E la sposa: - "Con la ricotta di capra!" - "Eggià, giusto! Mo ci penso io, qualcosa m'invento :D" -
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PASTIERA NAPOLETANA
per l'occasione rinominata " PASTIERA MAURI' " (senza glutine e senza lattosio)
dedicata a Mauro&Sonia ^_*
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Ingredienti per la FROLLA:
  • 360 gr di Farina MIX IT DS
  • 100 gr di margarina (non spalmabile, non salata)
  • 100 gr di zucchero
  • 2 tuorli d'uovo
  • buccia di limone grattuggiata q.b.
  • 1 cucchiaino di vaniglia liquida naturale Bourbon
Per cuocere il RISO:
  • 120 gr di riso ORIGINARIO (in alternativa Arborio)
  • 350 ml di latte di soia BIO alla Vaniglia Bourbon
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • la buccia di un limone "intera"
  • 40 gr di margarina (non spalmabile,non salata)
Per il RIPIENO:
  • 250 gr di ricotta di capra
  • 125 gr di zucchero
  • 2 uova medie
  • 2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio (profumatizzima)
  • 70 gr di canditi misti tra arancia e cedro di buona qualità
  • 1 cucchiaino di cannella
  • il riso cotto in precedenza
PROCEDIMENTO: preparare la frolla. In una ciotola lavorare la margarina ammorbidita e lo zucchero; aggiungere i due tuorli, la buccia di limone grattuggiata e la vaniglia naturale liquida mescolando delicatamente con una forchetta. A questo punto unire la farina e lavorare velocemente l'impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un panetto che andremo a porre in frigorifero per almeno 30 minuti.
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Nel frattempo preparare il ripieno. In un pentolino antiaderente cuocere il riso a fiamma moderata con il latte di soia alla vaniglia, la margarina, la buccia del limone e lo zucchero. Lasciar cuocere il riso finchè avrà assorbito il latte rendendolo cremoso. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.
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Intanto, mescolare la ricotta di capra con lo zucchero. Separare i tuorli dagli albumi, tenere da parte questi ultimi e aggiungere i primi alla ricotta amalgamandoli. Unire canditi, cannella, l'acqua di fiori di arancio e il riso precedentemente cotto (ricordandoci di togliere la buccia di limone con il quale è stato cotto) e per ultimi i due bianchi d'uovo montati a neve dall'alto verso il basso, delicatamente.
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A questo punto riprendere il panetto di frolla, infarinare il piano di lavoro e stendere l'impasto infarinando anch'esso in modo da agevolare l'operazione. Se doveste fare fatica non perdetevi d'animo, tutto ciò è normale per il tipo di farina che andrete ad utilizzare ma con un po' di pazienza...
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Infarinare una teglia (o "ruoto" per pastiera) dopo averla unta con un po' di margarina, rivestire essa con la pasta frolla e versare il ripieno fino a mezzo centimetro sotto il bordo (dal momento che in cottura gonfierà); ricavare delle striscioline di frolla dal restante impasto con le quali andrete a decorare la parte superiore del dolce.
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Cuocere in forno preriscaldato a 180° per un'oretta. Lasciar raffreddare e spolverizzare la superficie con zucchero a velo.
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E' bene fare questo dolce in anticipo di qualche giorno e mangiarlo quando i sapori si saranno fusi perfettamente tra loro. Tradizione vuole che venga preparato il giovedì santo, noi abbiamo fatto uno strappo alla regola ^_*
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Con queste dosi ho ottenuto una pastiera più grande e 3 piccole mini pastierine, graziooose. Risultato????
- "BUONISSIMAAAAA" - così dissero :D
Son soddisfazioni ;)
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Approfitto di questa ricettina per partecipare (quasi) in extremis al contest di Pasqua di Donatella de "IL CUCCHIAIO D'ORO" in collaborazione con ESPERYA. E voi? Avete tempo ancora fino a domani, per informazioni cliccate sul bannerino a sinistra.
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"Le cose piccole hanno l'aria di nulla ma danno la pace. Sono come i fiori dei campi verdi. Li crediamo senza profumo e tutti insieme imbalsamano l'aria".
(Georges Bernanos)

martedì 9 marzo 2010

Senza titolo

Lo avevano preannunciato che ci sarebbe stata e infatti, da qualche ora fiocchi leggeri cadono giù sulla città di Milano. La neve, che mi è sempre così tanto piaciuta da bambina, qui non riesco ad assaporarla come allora.
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Nel mio piccolo paese pugliese arroccato su una collina è festa, gioco e pace al tempo stesso. Tutto si ferma, tutto è silenzio e non servono macchine nè sale da spargere affinchè la neve si sciolga. Dalle mie parti ci si può permettere di fermarsi una giornata a guardare il paesaggio che imbiancato rende ancor più caratteristico il paese...un presepe.
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A Milano invece fermarsi non è permesso, fermare il tempo, il lavoro, i tram e le auto...concedersi una pausa e fare una passeggiata. Il sale la scioglie riducendola in pozze d'acqua insopportabili; camminare serenamente diventa impossibile, la gente più nervosa del solito, le auto e il traffico, i mezzi in ritardo.
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La guardo cadere dietro i vetri della mia finestra, è bella, è bianca ma non è la stessa neve di allora. Qui non ci si ferma mai. E se per un giorno la neve potesse sentirsi libera di cadere sull'asfalto, senza sale, senza pozze...una volta, quale dramma sarebbe.
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Ho abbandonato il blog per un po', i concorsi, le torte e i compleanni. Ringrazio tutte coloro che hanno inviato la loro ricetta per la mia torta di compleanno e che hanno lasciato un commento chiedendosi dove fossi finita. GRAZIE di cuore, per l'impegno e il pensiero che mi avete dedicato con la vostra golosa ricetta: Ago, Giulia (AUGURONI pesciolina), Speedy70, e la "non-blogger" Gessica.
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L'influenza non mi ha concesso festeggiamenti e particolare attenzione a voi e al blog stesso. L'umore è particolarmente calante e non ho voglia di cucinare alcunchè, tantomeno di scrivere. Mi è sembrato giusto informarvi che esisto ancora e che continuo a gironzolare per le vostre cucine silenziosa.
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Ma...mi piacerebbe continuaste a propormi le vostre ricette per un Pdf sulle torte dei compleanni che verranno, così la prossima volta non ci troveremo impreparate. Che ne dite?
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Raccolta prorogata allora, resto in attesa. Per saperne di più cliccate QUI.