martedì 30 giugno 2009

Anteprima

Il weekend è andato meglio del previsto e anche il tempo, a dispetto delle previsioni, è stato dalla mia parte,peccato sia finito troppo presto.
Gli unici aspetti negativi (per la serie pochi ma buoni) di questo viaggio sono stati il servizio offerto da Trenitalia (potevano mancare le solite ore di ritardo?) e la scomparsa (troppo prematura) di una persona in qualche modo cara che ho avuto il piacere di conoscere proprio nel posto in cui sono stata.
Eddove sono stata?
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Ah già,quaaasi dimenticavo,mica l'avevo detto ^_*
Andiamo con ordine... - Come al solito,sia all'andata che al ritorno,ho avuto modo di conoscere persone simpatiche (oddio talvolta più folkloristiche) che in qualche modo mi hanno alleggerito il tragitto.
In primis mi "tocca" ringraziare Pietro,è stato un vero piacere viaggiare in sua compagnia ^_^
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...almeno fino a quando ha deciso di addormentarsi (giustamente) ma il mio momento critico per fortuna era già passato. Ho approfittato per scattargli una foto quando ormai il mio viaggio stava volgendo al termine.
Ecco quindi dov'ero diretta, Termoli.
Nonostante abbia portato con me la macchina fotografica progettando di immortalare ogni vicolo alla fine ho cambiato completamente rotta.
Dopo una prima raffica di scatti, più a persone che luoghi ("qualcuno" ne sa qualcosa) ho accantonato la dipendenza fotografica per potermi godere appieno ogni momento della giornata.
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Nè derivato un "reportage" piuttosto monotematico ma le cose fondamentali a mio avviso ci sono: il mare e la buona cucina. (piccola parentesi,quando capirò l'impaginazione di questa benedetta piattaforma suoneranno le campane O_o)
Se vi capitasse di passare da queste parti non potrete saltare il pranzo/cena al ristorante San Carlo.
La gentilezza dei proprietari e la freschezza dei piatti meritano di essere "testati" almeno una volta.
E' stato un piacere aver conosciuto il proprietario, Massimiliano, prima che putroppo venisse a mancare.
Nonostante la frequentazione si sia limitata a quell'appuntamento fisso nel suo ristorante è stato parecchio triste non trovarlo al "suo posto" anche questa volta.
A me è sembrato giusto continuare a frequentarlo lo stesso.
"Squadra" che vince non si cambia...io ne so qualcosa O_o
Eppoi ne vale davvero la pena.
Un suggerimento che viene dal cuore ma anche dallo stomaco.
.oO(...e non si tratta di ironia)

La frittura più "morbida" che io abbia mai mangiato. Si lo so che s'era detto "mare e buona cucina"....effettivamente anche a foto culinarie non mi sono data granchè da fare ma come potevo star lì a clicckare con tutto sto ben di dio davanti? O_o

S'è fatto quel che sè potuto :D

Sarà il cibo che è veramente troppo buono? Qui non sono ammessi i sensi di colpa e la parola "dieta" non figura mai.
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Alla sera una passeggiata in spiaggia...

...e qualche nuovo simpatico incontro.

...in tutti i sensi...per ora vi lascio soltanto un assaggio.

Niente aforisma questa volta...poche foto,poche parole.

Passerà...

lunedì 29 giugno 2009

venerdì 26 giugno 2009

Sul treno che va laggiù

E si, oggi parto, vado a fare un giro di soli due giorni al mare e vedrò di tirarne fuori qualcosa di buono, in tutti i sensi ^_^
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Le previsioni non sono dalla mia parte, il meteo dice che pioverà, ma ha sempre detto così...caso strano, tutte le volte che ci sono stata, appena arrivata le nuvolette mi davano tregua per un po'.
Chissà perchè chissà per come arrivo e splende il sole.
Spero che anche stavolta vada così :)
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Il trenino nella foto? No, non è quello che prenderò io.
Sarebbe "tipico"* però! ^_^
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Ieri sono andata a fare un giretto nel parco vicino casa mia dove abitualmente corro.
E' un sacco di tempo che mi ripetevo che dovevo assolutamente provare a tirar fuori qualcosa di "buono" (stavolta non si tratta di cibo) da una specie di piccolo lunapark, insomma più che lunapark...saranno 10/15 giostrine vecchio stile collocate su una pedana che gira e giiira e gira..
Quando la signora mi ha vista arrivare con la mia macchinetta è rimasta un po' perplessa, ancora di più lo è rimasta quando le ho chiesto se gentilmente potevo fare qualche foto O_o
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"Non si tratta di qualcosa di strano vero?"
Che potevo risponderle, quando ci sono di mezzo io tutto può diventare strano :D
.oO(macchè vuole che ci faccio con le foto di 4 giostre? O_o)
"Guardi signora, intanto fotografo poi si pensa" :D
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Va beh insomma, nemmeno io avevo un idea precisa, so soltanto che durante tutte le mie corsette le guardavo e riguardavo in cerca di qualche spunto.
Eccosì ho scattato.
Ma prima di andare via Margareth (così si chiamava la signora) ha insistito un po' perchè le lasciassi il nome del blog O_o
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"Emmmh, si ma..ecco...non so se poi mi piaceranno, non so se le userò.."
"E va beh è un blog aperto a tutti no?"
.oO(cha ragione e mo che le dico?)
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"Emmh, si vero..però vediamo eh...se le utilizzo ripasso!" ^_^
"Dicono tutti così, blog, accademia di belle arti e poi non ripassano mai" O_o
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E insomma signora O_o
Però io non sono "tutti"!
Scusate se è poco..ahahah :D
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Ad ogni modo vedremo; così lho lasciata lì, secondo me ancora più perplessa di come l'ho trovata :D
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Insomma, stasera parto ma anche oggi mi sono data da fare in cucina..sperando che il risultato mi soddisfi, al ritorno lo materializzerò visivamente ai vostri occhi ^_^
Buon weekend a tutti/e :)
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Ma a quale mare vado? :O
emmmh..siiii siii, ripasso e ve lo dico! :D
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*CIUFF CIUFF CIUFF CIUFF*
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"Smettila di preoccuparti delle buche sulla strada e goditi il viaggio"
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*tipico = particolare, simpatico.

mercoledì 24 giugno 2009

Il dolcino del mercoledì

A proposito di contest, a proposito del contest di Genny...
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...in questi giorni non ho fatto che panificare utilizzando la pasta madre e devo dire, sono abbastanza soddisfatta dei risultati avuti dopo tanto tempo...ma si può sempre migliorare.
Nel frattempo a grande richiesta delle mie "cavie" preferite (Mauro&Sonia) oggi ho rifatto questo pane/dolce di zucca utilizzando però il lievito di birra in polvere.
A me non permesso ma a loro si ^_^
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Mauro&Sonia sono rispettivamente il mio maestro e maestra di kick boxing oltre che miei carissimi amici,due di quei pochi che si contano sulle dita di una mano sola oltre che futuri sposi.
Stasera è la mia ultima lezione di kick (per questa stagione) così ho deciso di preparare il dolce che (a detta loro) è rimasto più impresso nella storia dei miei esperimenti culinari ^_^ con qualche piccola "contest-modifica".
Ultimamente le reazioni non si diversificavano più di tanto...
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"Si si buono, ma sai qualè la cosa più buona che ci ha preparato?" e io.. "quale?"
.oO(che domande)
"IL PAN DI ZUUUuuuuUUUUCCA" O_o
"E ma il pan di zucca..quando ci fai i panini con la zucca? le brioschine con la zucca che buone!"
ECCHECCOSèèè :O
Pan di zucca di qua, pan di zucca di là...
...fatto è che mi era avanzata della zucca produzione propria e insomma...ZUCCA SIA!
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Saltuariamente mi presento in palestra con qualcuno di quelli che loro definiscono "attentati" alla linea.
Di solito si tratta del dolcino del venerdì che poi finisce per essere pappato il sabato, giorno in cui è permesso "sgarrare" , ma per stavolta faremo un eccezione!
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IL DOLCINO DEL MERCOLEDì di Mauro&Sonia.
Ingredienti:
  • 350 gr di farina manitoba
  • 200 gr di purea di zucca
  • 1 bustina di lievito mastrofornaio
  • 30 gr di burro fuso
  • 80 ml di latte di riso tiepido
  • 50 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • i semini di mezza bacca di vaniglia
  • semi di papavero q.b.
  • a piacere gocce di cioccolato fondente (se della linea non ve ne può importare di meno :D)
  • 2 bustine di tea nero alla vaniglia
  • 2 fogli di gelatina alimentare

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PROCEDIMENTO: Mescolare gli ingredienti secchi da una parte, lievito e farina.
In un pentolino riscaldare appena il latte di riso e, a fuoco spento, lasciare in infusione una bustina di tè nero alla vaniglia. Nel frattempo tagliare a dadini la zucca e mettere anch'essa sul fuoco con un fondo di acqua e un coperchio in modo che diventi morbida.
Una volta pronta togliere dal fuoco, schiacciare con una forchetta e lasciare intiepidire.
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Unire la polpa a tutti gli ingredienti umidi: latte aromatizzato,burro fuso,sale, zucchero, semi di vaniglia e di papavero. Mescolare e aggiungere la farina con il lievito.
Impastare per una decina di minuti e qualora l'impasto risultasse appiccicoso aiutarsi con altra farina affinchè si stacchi dalle pareti del recipiente. Unire a questo punto, per ultime, le gocce di cioccolato fondente e impastare ancora un minuto per incorporarle bene.
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Formare una palla, coprire con un panno e mettere al caldo a lievitare per 1/2 ore finchè l'impasto avrà raddoppiato il suo volume. Trascorso il tempo necessario versare l'impasto su un piano leggermente infarinato e sgonfiarlo leggermente; fare le pieghe di tipo 2 che trovate qui.
Ricoprire per un quarto d'ora ancora; riprendere l'impasto e cominciare a formare delle palline che sistemerete in 12 vaschettine di alluminio (tipo muffin).
Tenere in un luogo tiepido le vaschettine e nel frattempo scaldare il forno a 180°.
A questo punto riprendere le brioschine, spennellare leggermente con un emulsione di latte e zucchero e cuocere in forno per una 20ina di minuti, finchè saranno ben dorate in superficie.

Per lucidare le briosches/panini ho utilizzato due fogli di gelatina alimentare sciolti in acqua, aromatizzata in precedenza con un altra bustina di tè nero alla vaniglia. Se vi sembra che il troppo stroppi vi assicuro che non è assolutamente così ^_^ Il sapore rimane delicato e dolce al punto giusto con il retrogusto di tè davvero buono; morbidi come piacciono a me.

...ma se non vi fidate utilizzate pure a vostro piacimento una gelatina alla frutta :)

E quei fiorellini? Solo decorazione...però mangiabili anche loro.

"Non volerti sforzare ad avere amici,è meglio non averne alcuno che doversi pentire di averli scelti con precipitazione...ma quando uno l'hai trovato onoralo di elevata amicizia."

Silvio Pellico

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Con questa ricetta parteicipo al contest di Genny: "Ci mangiamo una tisana?"

martedì 23 giugno 2009

Fantasia di colori...e sapori

Dopo tanto panificare finalmente qualcosa di fresco e poche...pochissime parole.
L'equilibrio non è mai stato il mio forte O_o
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Questo è il mio pranzo/cena di oggi. Ho comprato una papaya giorni fa e non ricordavo esattamente che sapore avesse, difatti prima di capire cosa farne c'ho messo un po'... finchè... ...beccatevi quest'insalatina fresca fresca e dalla combinazione di sapori che nemmeno io pensavo potessi combinare, fatto sta che combinano ^_^
ECCOME se combinano!
Agrodolce e salato con quel tocco "rustico" dei semi di sesamo e di papavero che non guasta mai,ovviamente accompagnato da qualche fettina di pane autoprodotto ieri.
.oO(emmh)
Insalata Iceberg = croccantezza al punto giusto.

Ingredienti:

  • insalata tipo ICEBERG
  • una papaya non troppo matura
  • una mela verde granny smith
  • feta greca a cubetti
  • semi di papavero q.b.
  • semi di sesamo q.b.
  • olio extravergine di oliva
  • aceto di mele
PROCEDIMENTO: lavare e tagliare l'insalata, lasciare che sgoccioli bene; tagliare a cubetti feta, mela e papaya e conservare in frigorifero affinchè siano freschi. Nel frattempo preparare un emulsione di olio extravergine d'oliva, aceto di mele (o limone se preferite), semi di sesamo e papavero precedentemente appena tostati in una padellina.
In un insalatiera mettere quindi le foglie di insalata,la frutta e la feta e condire con l'emulsione. Mescolare appena e "rispolverare" con qualche manciata di semini qua e là.
Io non ho aggiunto nemmeno un granello di sale perchè la feta faceva tutto da sola, per me era già buona così ^_*

Per concludere...
Ho dato la risposta esatta all'indovinello di RossadiSera e al suo ritorno riceverò una specialità gastonomica del posto in cui è stata ^_^
Grazie Rossa ^_^

Sono curiosa come una scimmietta :D

"Una lettera, nel momento in cui la infili nella busta,cambia completamente.
Finisce di essere mia, diventa TUA.
Quello che volevo dire io è sparito.
Resta solo quello che capisci tu."
(C. Shine)

Post it

Quel che resta del blu.

domenica 21 giugno 2009

Have a blue day

Oggi sono triste e a differenza degli ultimi post in cui forse sono stata un tantino logorroica questa volta sarò di "poche" parole, diciamo meno và.
Ieri ho fatto un salto al supermercato che ormai frequento prevalentemente come fosse un luogo d'ispirazione; a parte dolci e panificazioni non sto cucinando nulla, sarà il caldo, sarà l'umore.
Non so voi ma io ogni volta che faccio la spesa ci metto delle ore soprattutto quando finisco in quei meravigliosi negozietti BIO.
Che debba comprare solo mele&latte o qualcosa in più alla fine mi perdo in qualche scaffale...o forse semplicemente mi perdo nei pensieri e mi perdo anche lì...mi perdo insomma.
L'idea di questi dolcetti è stata un po ispirata a LIEVE che ieri in uno dei miei post mi chiedeva un idea per dei "biscottini" che non fossero i soliti industriali. E' da un po che manca nel suo blog ma se vi capita andate a farci un giro, sono certa che presto l'inquietudine passerà e sarà un piacere tornare a leggere i suoi "spazi presunti".Personalmente trovo molto bello il suo modo di scrivere ed è stato il mio primo blog di non cucina preferito, uno spazio dove andare a ritrovarmi e rubarle un pizzico della sua leggerezza.

Per te, un dolcino di buon auspicio che oggi per me ha perso un po della sua dolcezza.

Girovagando per il supermercato, mi sono ritrovata davanti uno scaffale di libri e che ti trovo? Libri di cucina, come un ossessione O_o

E ok diamogli una sbirciatina...e mentre la gente mi passava accanto io annotavo quantità e ingredienti sulle bollette del gas e della luce O_o

...ho trovato la ricetta che faceva al caso mio, forse anche suo? Lo spero.

Io non li avevo mai assaggiati prima d'ora. Il libro,di cui non ricordo autore e titolo (emmh) li proponeva semplici, solo zucchero,burro e farina. Tutto qua?

Così mi sono ricordata del simpatico contest di Genny, ho agguantato un ingrediente in più e...

BLUEBERRY SHORTBREAD alla lavanda, deliziosi.

Ingredienti:

120 gr di burro (non un grammo di più, non uno in meno)

60 gr di zucchero aromatizzato alla vaniglia (avevo messo dei baccelli di vaniglia qualche tempo fa nel barattolo dello zucchero..che profumino)

120 gr di farina 00

60 gr di farina di riso o di semolino di grano duro setacciati due volte (stavolta ho voluto mettere il semolino, a seconda del tipo di risultato che vorrete ottenere scegliete l'una per la morbidezza, l'altra per la croccantezza)

80 gr di blueberry

1 cucchiaio di fiori di lavanda per uso alimentare (grazie Fiordizucca)

zucchero semolato a piacere per la "copertura".

PROCEDIMENTO: Amalgamare il burro ammorbidito con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso; aggiungere le farine, i blueberry e la lavanda e incorporare delicatamente facendo attenzione a non rovinare il frutto e a non lasciare grumi nell'impasto, ci vuole sempre soltanto un pizzico di pazienza.
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Porre il tutto in una stampo di media grandezza dai bordi non troppo bassi rivestito di carta da forno (o se avete una piccola teglia a cerniera andrà benissimo anche quella).
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ACCORGIMENTO: Dico "media" e "piccola" perchè per la quantità di ingredienti citati una grande sarebbe eccessiva, ci tengo a sottolinearlo perchè io mi sono dovuta arrangiare in qualche modo avendone ovviamente una grande per crostate O_o Altrimenti raddoppiate le quantità.
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Bucherellare la superficie della "torta" con una forchetta, cospargere con un po di zucchero a piacere e infornare a 190° per circa 25 minuti. Appena sfornato, ancora caldo, dividere il dolce in fette (a spicchi, oppure a quadrotti o come preferite) lasciandolo ancora nella teglia, senza però separare le porzioni. Una volta perfettamente raffreddato separare le fette e servire a piacere con altro zucchero...
...se come me non amate i dolci troppo dolci fatene pure a meno. E' buono proprio perchè il mirtillo riesce ad equilibrare i sapori.

Con questa ricetta partecipo al contest di Genny : "Ci mangiamo una tisana?"

sabato 20 giugno 2009

Le mie briosches "Sicindiane"

Ovvero la rivisitazione delle famose briosches col tuppo ^_^

Detto fatto, il lievito madre era veramente arzillo come sembrava e così non ho resistito, un'altra volta...il caldo si fa sentire ma mi sono armata di pazienza e ho deciso di sperimentare ancora!Il pane l'ho finito nel giro di 2 giorni e mezzo O_o ...ssschh, non ditelo a nessuno, me lo sono pappato tutto da sola :O
.oO(..menomale che cè la palestra)
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...Ma stavolta avevo voglia di qualcosa di dolce e avevo finito i biscotti per la colazione e dovevo risparmiare e avevo quelle belle, belliiissime amarene..no..duroni di Puglia appena acquistati al mercato eccoOOoooOOOsì....VOILA'! PROVIAMO! ^_^
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Che faccio? Vediamo, vediamo, vediamo... Si faccio quette! Apperò la ricetta dice lievito di birra (na, io no posso) va beh che problema..cè il mostro :D ..apperò qua ci mettono le uova (na, non va bene) va beh le tolgo... e cè buccia di limone e cè....e va beh ma alloooora..che briosche Siciliane (catanesi) sono???? O_o
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Ecchè problema cè, basta cambiargli nome no?
BRIOSCHES SICINDIANE farcite a piacere o...a MIO piacere... ...con crema di ricotta ai duroni di Puglia ^_^
Mattù guarda che.....! sicIndiane eppure un po pugliesi! :O Siamo a casa allora! ^_^
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Effettivamente durante la cottura il tuppo sè un po' volatilizzato però l'idea era quella dai, per stavolta mi accontento.
L "operazione" è andata avanti per ben 37 ore, tra lievitazione e pieghe e ancora lievitazione e preparazione delle brioschine e lievitazione e cottura finale :)
I tempi potevano essere un po' più brevi ma stavolta ho voluto essere moooOOlto paziente e far lievitare più che potevo per avere il risultato che speravo.
L'assenza delle uova mi preoccupava un po' perchè come si sa solitamente aiuta a rendere i dolci più morbidi.
.oO(Ma che posso farci io se sono intollerante ? O_o)
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Certamente sono utili però non è stata un'eccessiva rinuncia, si fa quel che si può, io mi sono limitata a dare un tocco di colore e anche di sapore (indiano appunto) con la curcuma che è diventata ormai una delle mie spezie preferite.
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Per il procedimento ho seguito passo passo le istruzioni di Anice&Cannella,ammetto di averlo letto un paio di volte prima di capire cosa e come girare e piegare e arrotolare ma poi è stato semplice e divertente ^_^
Per quanto riguarda la crema, anche qui non ho utilizzato uova e in questo modo il risultato è oltre che tollerabilissimo, anche più "light" del solito :)
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Ingredienti per le briosches:
  • 250 gr di pasta madre rinfrescata il giorno prima
  • 250 gr di Manitoba (io ho usato marca Molino Spadoni)
  • 70 gr di burro fuso (freddo)
  • 100 gr di zucchero di canna (tipo Malawi)
  • 200 gr di latte di riso
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
  • a piacere, buccia grattuggiata di mezzo limone

PROCEDIMENTO: in un ampio recipiente sciogliere la pasta madre con il latte (a cui avrete precedentemente unito la curcuma) e aggiungere il burro fuso a freddo, dare una mescolatina e proseguire con le farine, lo zucchero, il limone e l'estratto di vaniglia. A questo punto impastare energicamente per una ventina di minuti (per fortuna che a me rilassa) e una volta ottenuto un impasto morbido che si stacca dalle pareti del contenitore coprire con un panno e lasciar lievitare almeno fino al raddoppio in un posto caldo.

Come ho detto prima, io ho lasciato lievitare per oltre 24 ore prima di riprendere a lavorarlo ma se la vostra pasta madre è più affidabile della mia magari anche una notte è sufficiente.
A lievitazione compiuta ho ripreso l'impasto e ho fatto le pieghe di tipo 2 che trovate qui.
A questo proposito vorrei dire (ora lo so) che se dovessi rifarle stavolta proverei con le pieghe di tipo 1, (come quelle per la pasta sfoglia per intenderci) in quanto non avendo messo le uova l'impasto era meno idratato e quindi credo che una piegatura dell'altro tipo sarebbe stata migliore per ottenere maggiore leggerezza. Fatto ciò...coprire nuovamente e lasciar riposare ancora per almeno mezz'ora.
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Per la FORMATURA, ho seguito la spiegazione di Anice&Cannella quindi vi rimando li ma poi tornate qui che non è finita :D ...il procedimento è abbastanza lungo ma non difficile, si tratta solo di armarsi di pazienza e divertirsi un po ^_^
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Co tutti sti tuppettini io mi sono divertita,arrotola arrotola, gira di qua piega di là, forma la palletta e nel frattempo pensavo a quelle persone che non sanno nemmeno farsi un uovo al tegamino, ce li vedete voi alle prese coi tuppi? O_o
Mi sono sempre chiesta perchè cè gente che dice "io non so cucinare" , maccome! :O
Va beh, tornando a noi...
Sistemate le briosches in una teglia precedentemente rivestita di carta forno e spennellatele con una miscela di latte di riso e zucchero.
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Aspettate che raddoppino nuovamente, il tempo di qualche ora (io ho lasciato lievitare comunque ancora una notte), rispennellate con la stessa miscela e infornate a 190° per una 20ina di minuti, finchè saranno dorate in superficie. Mentre aspettate che si raffreddino portatevi avanti con la farcitura se questa vi incuriosisce o altrimenti farcitele con il vostro gelato preferito o una cucchiaiata di nutella o una crema di ricotta senza frutta ^_^ ...punti di vista.
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Ingredienti per la crema di ricotta:

250 gr di ricotta

zucchero (non indico una quantità perchè penso sia meglio seguire un gusto personale, io quando si tratta di zuccheri diminuisco le dosi perchè non sono abituata, per altro dipende anche dal tipo di zucchero che utilizzerete, per esempio qui ho utilizzato uno zucchero di canna piuttosto dolce e come vedete anche il colore della crema è cambiato di conseguenza)

400 gr di duroni (o ciliegie, amarene)

1 stecca di vaniglia Bourbon

il succo di mezzo limone o liquore alla ciliegia

PROCEDIMENTO: incidere la stecca di vaniglia con un coltellino e raschiare via i semi nella ricotta, ora mescolare con lo zucchero fino a ottenere una consistenza cremosa. A parte cuocere per una decina di minuti in un pentolino i duroni denocciolati con zucchero a piacere e il succo di mezzo limone, lasciare intiepidire e frullare con un frullatore ad immersione. Unire la salsina ottenuta alla ricotta e mescolare delicatamente ottenendo un composto cremoso e variegato. Lasciare raffreddare, magari in frigo per un effetto "gelato" e farcire le briosches precedentemente "aperte".
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"Le cose più dolci, una volta che diventano ordinarie, perdono il loro delizioso piacere."
William Shakespeare
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Con questa ricetta partecipo alla raccolta di RossadiSera: "Ma com'è rossa la ciliegia".

martedì 16 giugno 2009

Sarà stata la fortuna del principiante?

O stavolta il principiante ce l'ha fatta? ^_^
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Dopo aver buttato chili di farina nella pattumiera, pomeriggi a sperare di ottenere finalmente un buon risultato; dopo aver visto passarmi sotto il naso qualsiasi tipo di impasto...ci siamo!
Ieri mattina ho deciso di dare un ultima possibilità al mio "blob" che ormai da mesi mi fa disperare.
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Sono passata a fare visita al blog Stella di sale e cosa vedo? :O
Nientedimeno che un nuovo pane e per di più il mio preferito!
Il girasole il mio fiore preferito che "produce" i miei semini preferiti e addirittura il mio pane preferito :O che invenzione sto girasole ^_^
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Come potevo sottrarmi?
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Ho lanciato un occhiataccia al mio "blob", il colpevole di tanta fatica se ne stava lì nella sua ciotola di vetro, l'avevo rinfrescato proprio il giorno prima...a dire il vero a me pareva praticasse il suo sport preferito...dormire O_o
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"Guarda che questa è la tua ultima occasione, ti avverto, o lieviti a dovere o sarò costretta a liberarmi di te!"
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Mi avrà sentita? :O sarà che lho spaventato? Non lo so,fatto è che questo è il risultato ^_^
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.oO(fantastico..mia sorella che parla con i cachi e io con i lieviti...che famiglia O_o )
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Dopo una lievitazione di circa 6/7 ore inframmezzata da pensieri di ogni tipo:
.oO(andrà a finire tutto nella pattumiera come al solito)
.oO(però il profumo sembra diverso)
.oO(non starà mica lievitando sul serio! :O)
.oO(minacce varie al "blob"..)
.oO(vuoi vedere che stavolta...)
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CHE SPETTACOLO! :D
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La consistenza non è nè collosa nè quella di un mattone, il profumo e il sapore sono quello giusti (quantomeno abbiamo fatto passi avanti) e non ricordano più un vasetto di yogurt scaduto.
L'alveolatura è piuttosto fitta ma penso sia normale dato che è la prima panificazione andata a buon fine per altro con un lievito "novello".
Che ne dite? :)
Rispetto alla ricetta di Stella di sale che trovate qui ho apportato qualche modifica che rendesse il tutto a me perfettamente tollerabile.
Il procedimento invece lho seguito alla lettera per cui vi rimando al suo link :)
Ho seguito anche le indicazioni a proposito delle pieghe da lei stessa suggerite che potete trovare anche qui.
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L'unico "valore aggiunto" è stato quello di mettere a metà cottura uno stampo per plumcake (io avevo quello) "pieno" d'acqua nella parte bassa del forno. Dopo aver letto qualsiasi cosa sull'argomento mi ricordavo che aiutasse per una buona riuscita del pane, affinchè croccantezza e morbidezza risultassero equilibrate :)
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Prima di elencare gli ingredienti, ringrazio Stella di sale per essersi gentilmente offerta di inviarmi un pezzetto della sua pasta madre di ben due anni di vita! ^_^
Eddevo dire che,anche se questa volta non ho dovuto buttare niente, io del mio mascalzone non è che mi fidi veramente fino in fondo per cui...non vedo l'ora di collaudare il suo! :D
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.oO(continuo a "parlare" con un lievito O_o )

Ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima
  • 400 gr di semola di grano duro rimacinata (io ho usato DE CECCO)
  • 200 gr di Manitoba
  • 100 gr di semi di girasole
  • 4 cucchiai di olio d'oliva
  • 1 cucchiaino di miele d'acacia (forse io ne ho messi 2)
  • 1 cucchiaino di sale

Ho cotto il tutto a 180°/200° (il mio forno è a gas).

Sono morta di caldo ma ne è valsa la pena ^_^

Non avevo detto che il forno era chiuso per ferie? O_o

Questo pane lo dedico a me.

"Il pane duro non è duro, ma non aver pane è duro".
Rose Walser
...mai quanto i pomodori, mai quanto è dura non avere i pomodori Rose O_o ...emmh
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NOTE: ci ho messo più tempo a scrivere questo post che a panificare O_o
Ci sono giorni che l'impaginazione mi fa delirare, capita anche a voi? Sorry a chi passava di qui e vedeva continuamente cambiare la pagina..uahahah :D

domenica 14 giugno 2009

Tra la notte e il giorno

Incredibile ma vero, sono quasi le 5 del mattino e questa non è la foto del tè di pomeriggio ma la mia colazione notturna o quasi diurna.

Stamattina (volevo dire IERImattina) mi sono svegliata presto e ho deciso di produrmi qualche biscottino, la base è sempre la stessa della mia frolla non frolla, ormai è diventata la mia ricetta personale, la modifico la rielaboro ed ecco qui i miei biscotti triplo sapore. Ho infatti diviso in tre parti l'impasto lasciandone una "al naturale" solo con vaniglia e limone e le altre due rispettivamente ai semi di papavero e alla curcuma.

Comunque non ero impaziente di mangiarne ancora un etto prima dell'alba, è che siamo alle solite...non riesco a dormire.

Caspita, guardo fuori e il cielo comincia a schiarirsi :O soltanto fino a poco fa era notte fonda. C'è poco da fare, quando l'agitazione prende il sopravvento assieme a milioni di pensieri non c'è modo di chiudere occhio e così mi son detta perchè no, mangiamo qualche biscotto, che male cè.

Ho battuto il record, colazione alle 3 del mattino e adesso ormai è troppo tardi per mettersi a letto, ormai aspetto l'alba che non è poi così lontana.

...e tu dove sei.

"Alle tre del mattino è sempre troppo presto o troppo tardi per qualunque cosa tu voglia fare"

Jean Paul Sartre

Nota del mattino : LUI dormiva O_o

sabato 13 giugno 2009

Post it

"Non cè tanta differenza tra il mare in burrasca e due persone che fanno l'amore."