martedì 29 dicembre 2009

Stare svegli per una buona causa

Tra un chilometro e l'altro, in quest'ennesimo viaggio della "speranza" (grazie ai tanto cortesi ritardi delle Ferrovie dello Stato) girovago tra i vostri blog per sbirciare cosa mi sono persa negli ultimi giorni. Oltre a simpatiche e slurpose ricettine, la scoperta di un'iniziativa altrettanto interessante promossa da NERONERO.
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NERONERO organizza un premio di beneficenza per Chefs Sans Frontières.
Tema: la miglior ricetta a base di caffè.
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Le 50 ricette più meritevoli saranno raccolte in un libro il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, al netto delle spese, all'associazione Chefs Sans Frontières per l'insegnamento del mestiere della ristorazione a ragazzi di strada di tutto il mondo. Per partecipare è necessario inviare una o più ricette all’indirizzo ricetta[at]neronero.it entro e non oltre il 30 Aprile 2010. La mail deve presentare come oggetto “Premio miglior ricetta”. Le ricette proposte devono essere complete di ingredienti e delle modalità di preparazione; devono prevedere l’utilizzo del caffè.
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Premi per le migliori ricette:
  • 1° premio: macchina caffè EP 800 / LB 800 (a scelta) + 500 cialde Lavazza;
  • 2° premio: buono sconto del 90% sulla macchina caffè LB 800 + 300 cialde Lavazza Blue;
  • 3° premio: 300 cialde Espresso Point;
  • Per le prime 3 ricette: inserimento nei menu dei ristoranti Chefs Sans Frontières;
  • Per le prime 50 ricette: pubblicazione su libro, con ricavato donato in beneficenza.
Per informazioni sul concorso, sulle macchine per caffè e cialde lavazza in palio: NERONERO.it Per informazioni sull'associazione no-profit cui saranno devoluti i ricavati: Chefs Sans Frontières
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Io intanto ho deciso di aderire con QUESTA ricetta. E voi? Che ne dite di fare altrettanto per una buona causa? :)
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Buon "risveglio" a tutti :)
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"Il sogno comincia nel momento in cui mi sveglio".
(Anonimo)

martedì 22 dicembre 2009

Volere è potere...il mio panettone Nickel Free

E' ormai da ieri pomeriggio che continua a nevicare, non s'è fermato un attimo; la città sempre così frenetica ora appare invece silenziosa, ferma. Io pure sono silenziosa ma la mente e i pensieri invece, quelli di silenzioso non hanno nulla...li ascolto. Tra un pensiero e l'altro, come promesso, vi mostro le foto del mio terzo esperimento (stavolta riuscitissimo) del panettone. Fuori concorso ovviamente :)
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Questo giovedì (neve permettendo) parto per la Puglia, non so se riuscirò a postare qualcosa di buono anche da lì, probabilmente no ma per quanto riguarda il CONTEST, continuate pure a fare affidamento sulla sottoscritta.
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Per informazioni e/o dubbi: metamorfosinaturale@gmail.com.
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E adesso passiamo alla ricetta nickel free :)
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PANETTONE A LIEVITAZIONE NATURALE (senza uova) AL RUM, ZUCCA E SEMI DI PAPAVERO
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Ingredienti per 2 panettoni:
  • 1100 gr di farina forte (tipo Manitoba);
  • 200 gr di lievito madre ottenuto mediante 12 rinfreschi consecutivi nell'arco di una settimana, mattino e sera;
  • 200 gr di zucchero di canna;
  • 300 gr di zucca;
  • 300 gr di burro (di cui 100 gr da utilizzare solo prima di infornare);
  • 1 bacca di vaniglia Bourbon;
  • 1 cucchiaio e 1/2 di Rum;
  • la buccia grattuggiata di un limone profumatissimo;
  • 150 ml di latte di riso;
  • 1 cucchiaio abbondante di semi di papavero;
  • 1 cucchiaino di miele di acacia;
  • 1 presa di sale;
PREMESSA: Innanzitutto per quanto riguarda i rinfreschi, dopo 2 esperimenti falliti (seguendo differenti metodi di lavorazione) e un po' anche per mancanza di tempo, ho pensato di impastare il lievito mattina e sera per un intera settimana in modo che fosse il più attivo possibile per l'impasto finale. Ho infatti ottenuto un composto alveolatissimo e bianco, profumato, i cui avanzi sono stati utilizzati per produrre "TIGELLE" per una settimana intera O_o
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Se incontrate una tigella che cammina quella sono io *_*
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Per questi rinfreschi ho utilizzato sempre lo STESSO TIPO DI FARINA, questo è un passaggio IMPORTANTE; munitevi quindi di chili della STESSA MARCA di farina perchè la stessa verrà utilizzata anche per l'impasto finale, niente cambiamenti improvvisi dunque!
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Nelle sperimentazioni precedenti il problema "stampi" ha contribuito notevolmente alla cattiva riuscita del mio panettone! Se non volete ritrovarvi con un impasto che vi gira per casa...PROCURATEVI GLI STAMPI appositi e, se non riuscite a trovarli, rimediate acquistandoli QUI o, come ho fatto io, seguite QUESTE istruzioni e "costruiteveli" con carta forno.
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Meglio che niente O_o
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PROCEDIMENTO: Dopo una serie di rinfreschi del vostro lievito per 12 volte consecutive (mattino e sera) nell'arco di una settimana, prelevatene un pezzo da 200 gr, munitevi di pazienza e determinazione e cominciate.
  1. In una ciotola, unire al lievito 150 gr di farina Manitoba e acqua quanto basta a ottenere un impasto elastico e morbido ma non appiccicoso. Coprire e lasciar lievitare in un luogo caldo per almeno 3 ore.
  2. Riprendere l'impasto che avrà raddoppiato il suo volume e aggiungere altri 150 gr di farina, un cucchiaino di miele di acacia e una parte del latte di riso (il resto lo useremo dopo) quanto basta affinchè il risultato sia ancora una volta morbido ma non appiccicoso; lasciar lievitare per altre 3 orette;
  3. Nel frattempo, dopo averla tagliata a tocchetti, lasciar andare la zucca sul fuoco con un fondo di acqua, lo zucchero di canna (tutto), i semi di papavero, una bacca di vaniglia Bourbon incisa, il RUM. Lasciar cuocere a fuoco medio/basso per 15/20 minuti; frullare con un mixer ottenendo un composto abbastanza denso. Aggiungere la buccia grattuggiata di un limone e lasciar raffreddare;
  4. Unire 200 gr di burro tagliato a tocchetti, la restante parte del latte di riso al composto di zucca, mescolare fino a completo scioglimento;
  1. Trascorse 3 ore, riprendere l'impasto che avevamo lasciato a lievitare, setacciare 600 gr di farina su un piano e cominciare ad impastare energicamente aggiungendo poco per volta la zucca; ciò vi faciliterà nella lavorazione, io ho impastato a mano per una 30ina di minuti. Dividere in due l'impasto e fare le pieghe richiudendo ognuna delle due parti a "palla" delicatamente;
  2. Porre l'impasto in due stampi per panettone di media grandezza (avendoli fatti da me non so esattamente a quale peso corrispondessero) e lasciar lievitare in un luogo caldo e riparato per almeno 10/12 ore (una notte intera);
  3. Trascorso il tempo necessario riprendere i panettoni che avranno raddoppiato (se non triplicato) il loro volume e con un coltello fare una croce al centro di essi. "Aprire" verso l'esterno le quattro "punte" che si saranno andate a formare e in mezzo all'impasto porre 50 gr dei 100 di burro che avevamo lasciato da parte (50 gr per ogni panettone);
  4. Preriscaldare il forno a 200° e infornare, dopo 15 minuti abbassare la temperatura a 180/150° e portare a cottura (ci vorrà almeno un ora), verificare con uno stecchino lungo.
Sfornare i panettoni, infilzarli con dei ferri da maglia per poterli posizionare a testa in giù; io ho usato degli stuzzicadenti di legno da spiedino, sufficientemente lunghi. Una volta completamente raffreddati cospargere di zucchero a velo o, a piacere, glassare. Richiusi in un sacchetto di plastica conservano più a lungo la loro morbidezza. MA QUANTO SONO BUONI????!!! :O
Che dite, vi sembra ancora così difficile?
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La FOTO della fetta è solo un più! Potete partecipare al contest con quella che secondo voi meglio rappresenta il risultato finale :)
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...ricordate, la nuova e definitiva scadenza: 15 gennaio 2010!
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*Auguri di cuore*
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"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile".
(San Francesco d'Assisi)

lunedì 21 dicembre 2009

Se tutto si vuole...cronaca di un panettone riuscito e PROROGA

...tutto si fa. Così "recitava" il famoso detto della mamma e io il MIO panettone TOLLERANTE di certo lo volevo! Dopo 2 esperimenti falliti o riusciti per metà, dopo svariati ingredienti buttati nella pattumiera, dopo ore e ore di lievitazione FINALMENTE ci siamo!
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A dire il vero, di questi tempi così indaffarati, in queste settimane senza poi così tanto tempo libero, tra casa e lavoro..lavoro e lavoro...avevo ormai perso le speranze finchè...
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...mi sono detta "proviamo in un altra maniera, questo panettone s'ha da fare!". Così, avendo a disposizione UN SOLO GIORNO libero per stare a casa, ho cominciato a rinfrescare il lievito mattina e sera, prima e dopo il lavoro per un totale di circa 12 rinfreschi consecutivi in una settimana. Non cè che dire, ho ottenuto un lievito arzillo, soffice e bianco con il quale ho sfornato numero 2 panettoni morbidi e profumati ^_^
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La pazienza, ricordate? In queste settimane ho avuto modo di vedere molti/e di voi alle prese con questo complicatissimo lievitato; come me, qualcuno ha avuto un po' di problemi, quanlcun'altro se l'è cavata egregiamente. L'impresa non è affatto impossibile, sbagliando s'impara no? Vi andrebbe di ritentare?
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Ho deciso di prorogare per l'ennesima (e ultima) volta la data di scadenza, mi piacerebbe creare un pdf finale con tutte le vostre ricette; sono fermamente convinta che tornerebbe utile a tanti. Che ne dite? Avrei voluto recapitare il premio ai vincitori durante le feste natalizie MA posso assicurarvi che un panettone LOISON vi farà venir voglia di prorogare anche la festa ;)
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Non fatevi scoraggiare dalle modifiche "intolleranti", lasciate spazio all'inventiva, rielaborate anche le farciture, il tipo di latte e così via! Il panettone con il lievito naturale, ad esempio, rientra giustamente nella categoria "intolleranza al lievito di birra" ma se la farcitura è quella classica dove sta la novità? NON è una critica, soltanto un suggerimento in più! :)
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PROROGO UFFICIALMENTE (e definitivamente) IL CONTEST AL 15 GENNAIO 2010!
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E il mio panettone? E la ricetta? Arriva arriva, al momento i "due" sono a testa in giù ^_^
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In serata foto, ingredienti e procedimento :))
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E voi? QUANTO LO VOLETE IL VOSTRO PANETTONE??? Avete tempo fino al 15 GENNAIO 2010! Qualora lo vogliate, prelevate il bannerino in alto a destra e divulgate l'iniziativa :)
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"Chi ha pazienza può ottenere ciò che vuole"
(Benjamin Franklin)

lunedì 14 dicembre 2009

Un po' fata, un po' fattucchiera

Ultimamente i post scarseggiano e non perchè non abbia da dire o da mostrare...come al solito è il tempo, il lavoro che assorbe tutto. Nonostante questo continuo a cucinare, a sperimentare e regalare. La maggior parte delle cose che cucino finiscono nelle pance di amici e conoscenti, la mia soddisfazione principale sta più nel risultato.
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INNANZITUTTO, in alto a destra ho inserito un link che vi porterà direttamente alla galleria fotografica di FLICKR permettendovi di visualizzare le prime ricette in gara. Complimenti alle coraggiose food blogger che hanno deciso di fare un tentativo con il lievitato più complicato tra tutti!
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Nonostante le polemiche scaturite nel corso di queste settimane sono sempre più convinta dell'utilità finale di questo progetto. Vi invito davvero a provare ALMENO UNA volta a realizzare la vostra personale versione del panettone.
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Posso solo anticiparvi che, oltre al premio goloso, potreste avere un IMPORTANTE opportunità. Sbizzarritevi con la fantasia, non trascurate la farcitura (non solo uvette e canditi), vince ANCHE LA CREATIVITA'! SOPRATTUTTO NON fatevi scoraggiare dal tema intolleranze e non esitate a CHIEDERE qualunque cosa che alimenti dubbi! Son qua apposta per chiarirli.
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Per quanto riguarda le FOTO...ho chiesto la foto della fetta per una sorta di "verifica" ma apprezzeremmo anche uno scatto del panettone per INTERO; per la categoria "miglior fotografia" potete partecipare con la foto che preferite insomma.
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Vi ricordo ancora una volta l'email di riferimento: metamorfosinaturale@gmail.com.
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Un po' fata, un po' fattucchiera.
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"Se un giorno ti ammalerai di parole, come a tutti noi succede, e sarai stanca di sentirle, di dirle. Se qualsiasi parola sceglierai ti sembrerà sprecata, senza luce, sminuita. Se avrai la nausea quando senti "orribile" o "fantastico" per qualsiasi fatto, non ti curerai, ovviamente, con una zuppa di lettere.
Farai quanto segue: cuocerai al dente un piatto di spaghetti che condirai con il sugo più semplice: aglio, olio e peperoncino. Sulla pasta già rimescolata dell'intingolo suddetto, grattuggerai uno strato di parmigiano. Al lato destro del piatto fondo colmo di spaghetti conditi come ho detto, metterai un libro aperto. Al lato sinistro, metterai un libro aperto. Di fronte, un bicchiere di vino rosso secco. Qualsiasi altra compagnia non è consigliabile. Sfoglierai a caso, le pagine dell'uno e dell'altro libro, ma entrambi devono essere di poesia. Solo i buoni poeti ci curano dalla saturazione di parole. SOLO IL CIBO SEMPLICE ED ESSENZIALE CI CURA DAI PECCATI DI GOLA."
(tratto da "Trattato di culinaria per donne tristi" - Hèctor Abad Faciolince)

lunedì 7 dicembre 2009

Buono come il pane

La verità? Latito un'altra volta e non mi è difficile, faccio fatica a scrivere, a trovare le parole e le ricette giuste. Ultimamente ho poca fantasia e quello che cucino dev'essere "a misura" di qualche problemino di salute.
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Comunque ci sono e aspetto sempre con curiosità le prime ricette del CONTEST...o state pensando di deludermi/ci?
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Spero di no...come siamo messi a pazienza? Lo volete il premio oppure no?
Nell'attesa, vi informo che ho deciso di prorogare la SCADENZA al 23 dicembre, vi sembra ancora troppo poco tempo? Mi auguro di no. Prelevate il bannerino e spargete la voce mi raccomando.
Sè vero che il panettone lo mangereste tutto l'anno è anche vero che prima arriva meglio è...non credete? Affrettatevi, ne vale la pena, parola di prima assaggiatrice ufficiale.
Intanto, ho pensato di partecipare, a mia volta, a un altro contest...quello di MARILUNA che vede protagonista l'OLIO DI OLIVA.
Qualche settimana fa i miei ne hanno auto-prodotto un bel quantitativo direttamente in terra pugliese. Ovviamente nulla a che vedere con quello che s'acquista al supermercato che, per la verità, io non acquisto mai. Raramente mi capita di assaggiarne uno che non sia "familiare".
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L'olio è l'ingrediente che manca difficilmente dalle nostre tavole, in particolar modo dalle tavole di "noi" meridionali. Qui al Nord, per molti piatti, al suo posto si predilige il burro.
Buono anche lui, sicuro, ma l'olio...mi riporta ai colori e alla semplicità della mia terra e anche per questo sono convinta che il miglior modo per esaltarne il sapore sia con altrettanta semplicità, accompagnato da un ottima fetta di pane caldo magari appena tostato.
L'olio di quest'annata prodotto dai miei, dopo la raccolta delle olive durata 3 giorni, l'assaggerò tra qualche settimana...intanto ho pensato di farmi una bella fetta di pane con quello dello scorso anno. Io me la sono gustata con una generosa spolverata di bottarga e una manciata di semi di girasole tostati anche loro.
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Il pomodorino? Ha il nickel lo so ma questa volta non ho saputo resistere.
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"CIABATTINE DI GRANO DURO A LIEVITAZIONE NATURALE con OLIO DI OLIVA & ZAFFERANO"
Ingredienti per 9 ciabattine:
  • 250 gr di lievito madre rinfrescato la sera prima
  • 400 gr di farina Manitoba
  • 400 gr di farina di grano duro (de Cecco)
  • 1 bustina di zafferano
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva pugliese
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiaini e 1/2 di sale fino
  • acqua naturale, q.b. ad ottenere un impasto morbido e liscio
  • bottarga di tonno in polvere
  • semi di girasole
PROCEDIMENTO: In una ciotola, sciogliere il lievito con una parte di acqua, aggiungere l'olio di oliva e lo zafferano, mescolare facendo si che quest'ultimo si sciolga perfettamente. Unire le farine, lo zucchero e l'acqua restante cominciando a impastare. Per ultimo (da non dimenticare) unire il sale e impastare ancora fino ad ottenere un impasto liscio e morbido.
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Coprire la ciotola con la pellicola e un panno, sistemare in un luogo caldo per almeno 3 ore. Trascorso il tempo necessario, riprendere l'impasto ormai raddoppiato, rovesciarlo su un piano e ricavarne 9 pezzature per ognuna delle quali faremo un giro di pieghe.
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Lavorare le 9 parti d'impasto dando loro la forma di ciabattine sulle quali praticheremo 3 o 4 taglietti con un coltello. Sistemare i panini nelle teglie rivestite da carta forno, coprire e lasciar lievitare ancora due orette.
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Trascorso questo tempo, spolverare con la farina di grano duro le ciabattine e infornarle a 180°/200° per 40/50 minuti, fino a completa doratura (temperatura e tempo di cottura sono sempre determinate dal forno che possedete).
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Con questa ricetta partecipo al contest di MARILUNA - "L'oro nel piatto".
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"Sii il primo ad aver fede nel tuo ideale, se desideri che gli altri credano in esso."
(Inayat Khan)

giovedì 26 novembre 2009

Quello che mi rimane...

Nonostante le apparenze, nonostante i concorsi, i premi, i sorrisi...nonostante tutto.
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Scrivo il post con una fetta di panettone in mano, si, il panettone...quello classico. Uno dei miei panettoni, uno di quelli che il Sign. Dario Loison mi ha gentilmente inviato. Sono arrivati a destinazione proprio oggi, e quanti...tutti bellissimi, così belli che ho paura di scartarli perchè poi finiscono; tutti così buoni che non so quale deciderò di assaggiare per ultimo.
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E' stata una giornata triste, sono giornate tristi, nonostante le apparenze, nonostante tutto. Mi hanno ferito cose, parole, ricordi...indifferenza. Non trovo spiegazioni, continuo a pormi domande, nessuno mi potrà mai dare le risposte.
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"I miei (uno solo) blog, i miei giurati, i miei panettoni, le mie cose..."
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... La verità è che io sono questa, una facciata di sorrisi e iniziative più o meno fantasiose. Che intorno e dentro me cè tutto un altro mondo...
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...ho creduto di aver finalmente trovato qualcuno che fosse in grado di leggere quel "tutto " senza aver bisogno di spiegazioni scritte o "parlate".
Ci ho creduto fino all'ultimo.
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Ho aperto la porta di casa...ho trovato un pacco enorme ad attendermi.
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Il massimo sarebbe stato scartarli con TE...noi diversi eppure così uguali, noi che amiamo le stesse cose, gli stessi sapori, noi e l'entusiasmo per un semplice piatto di tubettini con le cozze...le olive. L'entusiasmo per una giornata al mare.
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....m'è rimasto il blog, le mie cose (quali), i giurati...i miei panettoni.
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Grazie a chi oggi mi ha abbracciata nei miei momenti di sconforto, grazie a ognuna di voi per aver cercato invano di trovare la chiave giusta per farmi smettere di piangere...
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...Alice, Giorgia, Pamela, Gilda, Regina, Daniela, Saidì...ci abbiamo provato.
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Ma è mancato il TUO...tu non "provi" più.
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"Un fallimento non è sempre uno sbaglio; potrebbe semplicemente essere il meglio che uno possa fare in certe circostanze. Il vero sbaglio è smettere di provare."
(Burrhus F. Skinner)

martedì 24 novembre 2009

Aggiornamento Contest

Come avrete capito, anch'io mi sono cimentata nella laboriosa preparazione del panettone, d'altra parte Natale arriva una volta l'anno...effacciamolo sto "sacrificio" che ne dite? ;)
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La ricetta (rivisitata ovviamente) la pubblicherò nei prossimi giorni. Intanto, a seguire, troverete gli ultimi dettagli del Contest: GIURIA & PREMI!
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Vi ricordo che il termine utile per la presentazione delle ricette, complete di foto, è la MEZZANOTTE DEL 13 DICEMBRE. Questo perchè avremmo il piacere di inviarvi i premi entro la fine dell'anno; la sfida è laboriosa ma fattibile, non lasciatevi scoraggiare!
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Ricordate che NON dovrete realizzare il panettone SENZA TUTTO, sarete voi a scegliere la categoria di intolleranze a cui dedicarvi. ...anche perchè, diciamocela tutta, se a questo panettone leviamo proprio tutto tutto checcìrimane? Del pirottino vuoto non ce ne facciamo niente :/ Approposito di pirottini, incredibile ma vero, io qui non li ho trovati O_o Ho girato in lungo e in largo, ho chiesto a ogni pasticciere...
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"Eddai, almeno uno, me lo venda...glielo pago il doppio!"
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"Ennò noi non possiamo..sono numerati O_o"
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"Ma a me col numero va bene uguale!!!!"
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Qualora nemmeno voi riusciste a trovarli, vi segnalo un link che potrebbe tornarvi utile, anzi facciamo due: Torniamo a noi, ai giurati. In veste di giurati, oltre al Sign. Dario Loison e (in parte) me per quanto riguarda la commestibilità, coinvolgerò altri due protagonisti della rete di food & photo bloggers.
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La prima, FIORDIZUCCA: avevate già avuto modo di conoscerla qui ma sarete sicuramente già passati spesso qui. Dice di lei: "Mi piace cucinare, da sempre, nonostante abbia un passato burrascoso con il cibo. Qui mi limito a raccogliere ricette, cosi', perche' quando me ne viene bene una puntualmente l'ho dimenticata o scritta su un foglio che non trovo piu'. cucinare per me e' un po' come amare, donare. sono un ex vegetariana, ma cucino ancora molti piatti con verdure e molti anche vegani. mi piace sperimentare, nella cucina, come nella vita e qui mi diverto anche a sperimentare con un'altra delle mie passioni: la fotografia. tutto, senza pretese. hope you enjoy."
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Inoltre, collabora con noi...FRANK. Cliccate qui per saperne di più.
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Cucinerebbe qualsiasi piatto ad occhi chiusi, anche il più complicato, MA non parlategli di lievitati, il rapporto si complica! In compenso, ne ha instaurato uno ottimo con la fotografia. Non si può avere tutto dalla vita no? A ognuno il proprio "pane" ;)
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E adesso passiamo ai PREMI! Il Sign. Dario Loison metterà a disposizione di ogni vincitore un KIT DI DOLCI LOISON più un LIBRO per ognuno, "Il segreto sta nel tempo". Ma non finisce qui, maggiore sarà l'impegno che dimostrerete più prestigioso diventerà il regalo finale ^_^
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Io dico che ne vale la pena! VOI???
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Vi ricordo la mail a cui chiedere qualsiasi informazione relativa al contest e/o inviare le vostre ricette: metamorfosinaturale@gmail.com
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Inoltre, considerate questo post il vostro punto di riferimento per tutti i commenti, dubbi futuri che avrete. Ricordate di prelevare il bannerino del post precedente e relativo link! Buonanotte&Buongiorno a tutti voi :)

lunedì 23 novembre 2009

METAMORFOSI NATURALE: ed è subito CONTEST

Siete pronti??? Dopo le delucidazioni precedenti sul tema INTOLLERANZE finalmente eccomi qui a parlarvi della sfida misteriosa a cui avevo accennato. Come potrete notare subito dal bannerino in alto, ad accompagnarmi in questa entusiasmante avventura ci sarà un ospite di assoluto prestigio! Ma andiamo per gradi...
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...da quando mi sono lanciata nell'avventura del lievito madre non ho smesso di panificare un attimo. La mia voglia di sperimentazione non s'è arrestata nemmeno col sole cocente dell'estate ormai trascorsa e, tra un panino e una focaccia, cresceva in me l'impaziente desiderio di cimentarmi nella preparazione del re dei lievitati. Indiscusso protagonista delle nostre tavole natalizie, sto proprio parlando di LUI: IL PANETTONE!
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Me lo sono ripetuta diverse volte durante questi mesi di incessanti lievitazioni, infornate all'alba o di notte, ] "...chi l'avrebbe mai detto che avrei sfornato così tante prelibatezze una dopo l'altra; una pagnotta tutta mia fatta con le MIE manine!" [ potevo forse sottrarmi a quest'altra dura prova???
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72 ORE DI LIEVITAZIONE, LIEVITO NATURALE MISCELATO A INGREDIENTI DI PRIMA QUALITA': acqua, uova, farina, burro al quale si aggiungono frutta candita (arancio e cedro) e uvetta. Sono questi i criteri fondamentali perchè un panettone sia riconosciuto tale! Ma sapete cosa rende un panettone davvero speciale? LA PAZIENZA! Quella che ognuno di voi, appassionati di cucina, foodblogger e non, riponete ogni giorno nelle vostre ricette. Qualità che, mai come nel caso del panettone, ognuno di noi dovrà avere affinchè il risultato ci ripaghi di tanta fatica! Vista la difficoltà, ammetto che ho avuto un po' di dubbi sul lancio di questo contest ma non lasciatevi scoraggiare! Il procedimento è certamente lungo ma non impossibile! La pazienza, ricordate ;)
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Per rendere più stimolante quest'avventura ho deciso di chiedere appoggio al RE indiscusso dei panettoni! IL SIGNOR PANETTONE LOISON! Nella fattispecie il Sign. Dario Loison ! :D
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Colui il quale metterà a disposizione ALLETTANTI PREMI per i vincitori finali!!! Da subito gentilissimo e disponibile ad accogliere la mia folle idea di chiedere a voi...cosa? Adesso ve lo spiego ^_^
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Siamo tutti daccordo, il vero panettone (quello a norma di tutela con DL luglio 2005) deve rispettare i criteri di cui sopra, deve avere cioè quegli ingredienti base indispensabili alla sua riconoscibilità MA siamo anche daccordo sul fatto che non a tutti è purtroppo consentito il privilegio di assaporare questa bontà.
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Il motivo? Le intolleranze appunto. Uova, lattosio, nickel, lievito, glutine.
Che fare in questi casi? Si cerca la formula alternativa affinchè a tutti sia concesso (almeno in parte) questo piacevole peccato di gola!
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Quello che vi sto chiedendo è proprio questo: rielaborare la ricetta classica del panettone o del pandoro (anche lui perchè no) rendendola accessibile a una categoria di intolleranti che sarete voi stessi a scegliere. Gli ingredienti che sostituiscono questo o quello li conoscete già MA in caso di difficoltà sarò io stessa a sciogliere ogni dubbio nel più breve tempo possibile.
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A fine post infatti, indicherò l'indirizzo e-mail a cui potrete rivolgervi per qualsiasi domanda sul contest stesso o sugli ingredienti da utilizzare. Mi raccomando chiedete chiedete chiedete! Piuttosto che sbagliare chiedete SEMPRE (RICORDATE che il glutine è presente anche in alimenti insospettabili, così come il nickel).
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A vincere non sarà solo la ricetta per cui munitevi di macchina fotografica e di tanta, tanta fantasia!
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IL REGOLAMENTO PER PARTECIPARE AL CONCORSO:
  1. Creare una ricetta (MAI pubblicata prima) rielaborando quella tradizionale del PANETTONE O PANDORO rendendola accessibile ad almeno una categoria di intolleranti;
  2. Pubblicare un post dedicato con: ricetta, foto del panettone/pandoro e (importante) della sua fetta;
  3. Inserire a fine post il banner del concorso che vedete IN ALTO con link a questo stesso post ;
  4. E' ammessa UNA sola ricetta a persona;
  5. Possono partecipare TUTTI (autori e non di blog) a patto che la ricetta sia accompagnata COMUNQUE dalla foto finale; in questo caso invierete il tutto direttamente alla mail che vi indicherò a fine post;
  6. Termine per la presentazione: la MEZZANOTTE DEL 13 DICEMBRE 2009.
INVIARE una mail a METAMORFOSINATURALE@GMAIL.COM con OGGETTO "metamorfosiLoison" indicando:
  1. Nome e Cognome dell'autore;
  2. Indirizzo al quale recapiteremo il premio;
  3. Nome del blog e URL della ricetta;
  4. Una foto a scelta da mettere in concorso, non più di 500 px di larghezza;
  5. Titolo della ricetta;
  6. Tipo di fotocamera utilizzato, obiettivo (qualora ne utilizzaste uno).
LA GIURIA esaminerà ogni elaborato sulla base di:
  • ESTETICA: composizione, food styling etc.
  • COMMESTIBILITA': "La foto ci fa venir voglia di mangiare quello che vediamo a monitor??" e soprattutto..."Quello che vediamo a monitor è commestibile?";
  • ORIGINALITA': La fotografia cattura la nostra attenzione mostrandoci qualcosa di mai visto prima, qualcosa di davvero originale insomma.
DA QUESTE CATEGORIE entro il 15 DICEMBRE 2009 (prorogato al 15 GENNAIO 2010!!) decreteremo:
  • un VINCITORE ASSOLUTO, colui/colei che avrà raggiunto il massimo del punteggio per tutte e tre le categorie;
  • TRE VINCITORI con il punteggio migliore SOLO a livello fotografico;
  • UN VINCITORE PER GUSTO E ORIGINALITà;
  • TOTALE 6 PREMIATI.
GALLERY: Potrete visualizzare le foto in concorso in questa galleria di FLICKR che aggiornerò di volta in volta. Siamo tutti impazienti di vedervi all'opera!
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MA NOI chi?? Giuria CHI??? Lo scoprirete nel prossimo post, con l'elenco completo dei premi per ogni vincitore e la MIA VERSIONE "senza" del panettone che infornerò domani ^_^
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E' TUTTO CHIARO? DOMANDE? RICORDATE....CHIEDETE CHIEDETE CHIEDETE!
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PAROLA D'ORDINE?? PAZIENZA!
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IN BOCCA AL LUPO A TUTTI E MI RACCOMANDO, NON DELUDIAMO IL RE ! ^_*
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.oO( e non deludete nemmenoammè và O_o )
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"Se il tuo scopo è grande e i tuoi mezzi piccoli, agisci comunque: perchè solo con l'azione essi possono crescere in te."
(AUROBINDO)

venerdì 20 novembre 2009

Aspettando la sfida...

Per darvi un idea di come nulla (o quasi) sia impossibile "senza" questo o quell'altro ingrediente vi propongo i biscotti più riusciti tra i miei esperimenti.
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Sono giorni abbastanza tormentati, giorni di pioggia alternati a qualche spiraglio di sole tra un mucchio di nuvole grigie; ultimamente mi piace accendere una piccola candela profumata alla vaniglia prima di dormire che a volte ritrovo al mattino durante una buona ricca colazione.
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Le candele e la pioggia e il profumo di biscotti appena sfornati, poco importa se la sveglia ha suonato troppo presto, la quiete del mattino ripaga il "sacrificio".
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Per precauzione, la prima volta che ho sfornato questi dolcetti ho utilizzato una quantità minore di ingredienti MA...il risultato è stato talmente soddisfacente che li ho rifatti subito una seconda e poi terza e quarta volta. Finalmente ho trovato la soluzione giusta per dei buonissimi biscottoni rustici tutti da inzuppare! Mix perfetto di morbidezza e fragranza grazie anche alla farina di grano saraceno. Per la forma, mi piaceva l'idea che fosse altrettanto "grezza" così non mi sono impegnata troppo a realizzarne una perfetta; io li ho voluti grandicelli :)
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° BISCOTTI SPEZIATI SENZA UOVA °
Ingredienti:
  • 200 gr di farina 00
  • 120 gr di farina di grano saraceno
  • 100 gr di burro
  • 120 gr di zucchero
  • scorza grattuggiata di un limone o di 1/2 pompelmo giallo se vi piacciono più profumati
  • 100 ml di latte scremato o vegetale
  • 50 gr di yogurt greco 0%
  • spezie: noce moscata, cannella, curcuma, zenzero
  • 1/2 bustina di cremortartaro
PROCEDIMENTO: In una ciotola radunare tutti gli ingredienti secchi (tranne il cremortartaro) e le spezie, mescolare. Unire il burro tiepido precedentemente fuso, il latte,lo yogurt e per ultimo il cremortartaro. Lavorare delicatamente con le mani fino a formare un composto morbido e liscio, assolutamente non duro. (In caso risultasse troppo appiccicoso aiutatevi con la farina senza esagerare in modo che non ne risenta la morbidezza).
Cominciare a dare ai biscotti la forma preferita e sistemare un po' per volta in una teglia precedentemente rivestita di carta forno. Infornare a 180° fino a completa doratura.
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Io ho optato per una versione circolare e una ovale. Nel secondo caso ho inciso l'impasto con un coltello; durante la cottura ciò ha fatto si che il biscottino si aprisse formando una leggera apertura al centro.
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Contest/Sfida? In arrivo...
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...MA prima conto di dare il buon esempio, attendete ancora pochissimi giorni, solo un attimo di pazienza e vi svelerò di cosa si tratta. ^_*
Buonanotte e buongiornino alla vaniglia a tutti voi.
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" Ci vuole tutta una vita per capire che non è necessario capire tutto."
(Detto ZEN)

lunedì 16 novembre 2009

Promemoria: Intolleranze alimentari

Dove mi ero cacciata? Sono rimasta nei paraggi, silenziosa. Ho sbirciato le vostre ricette, ho tentato ripetutamente di pubblicarne qualcuna delle mie ma alla fine non ce lho proprio fatta.
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Eppure la panificazione non sè arrestata, anzi...pane e briosches le ho sfornate come sempre; biscotti anche ma ho sempre troppo poco tempo per immortalare il risultato. Spesso, se non si tratta delle ore, ci si mette l'altro tempo...
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...il meteo, il cielo grigio, la luce che manca, le foto non mi piacciono, i mezzi sono quelli che sono e "OK, le rifaccio e le pubblico la prossima volta và".
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In questo modo ho rimandato diverse ricette per nulla deludenti (al contrario delle foto) e spero di poterle pubblicare presto perchè ne vale davvero la pena! Garantito ^_*
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Oggi invece, approfitto della solita giornata di pioggia per darvi informazioni maggiori a proposito di intolleranze e/o allergie e su come riuscire (in cucina) a "togliere" con gusto...
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...Per AGO (che qualche settimana fa mi ha posto un quesito* dal sapore di sfida ;) e per tutti coloro che vogliono saperne di più.
* "Rosaaa ciaooo!!! :-D Senti, una domanda seria :-) :secondo te, è possibile fare fette biscottate senza uova, senza olio e gluten-free? Baciuzziiii Ago :-D"
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Se ce la fate leggete fino alla fine del post o almeno leggete la fine ;)
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Innanzitutto, cè una differenza sostanziale tra intolleranza e allergia. Infatti, mentre quest'ultima si manifesta quasi immediatamente dopo l'ingestione di un dato alimento "non consentito", la prima ha un decorso più lento tanto da poter essere definita "allergia non allergica".
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Il caso delle intolleranze è proprio il mio caso; nonostante molti alimenti siano sconsigliati per la mia alimentazione posso, di tanto in tanto, concedermi qualche strappo alla regola. E' importante infatti non eccedere nelle quantità e al tempo stesso nella frequenza di consumo di un dato cibo in modo da non avere conseguenze poco "simpatiche", dopo.
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Inoltre, è di uguale importanza non "incrociare" nell'arco di una stessa giornata più di un alimento non consentito per evitare lo scatenarsi di reazioni negative sull'organismo. Possiamo dire quindi che l'intolleranza è causata da un ACCUMULO di alimenti sbagliati che a lungo andare determinano una reazione..."allergica".
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Le intolleranze possono causare il rallentamento del metabolismo. Avete mai sentito dire a qualche vostro conoscente "Non mangio ma ingrasso lo stesso" ? Ovviamente cè caso e caso ma, a volte, anche le intolleranze incidono sul peso corporeo di un individuo. Ci sono alimenti più o meno intolleranti e conoscendoli, con un po' di pazienza, possiamo ugualmente seguire uno stile alimentare soddisfacente. Se come me, avete la passione per i fornelli, il gioco è fatto ^_^
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Sperimenta oggi, sperimenta domani...l'intolleranza può diventare uno stimolo creativo piuttosto che soltanto un limite. E se la vocazione gastronomica vi manca? Basta informarsi un po' e troverete le soluzioni (d'altri) che fanno per voi ;)
  • INTOLLERANZE O STILE DI VITA?
Ad oggi, le intolleranze RICONOSCIUTE dalla medicina tradizionale sono quella al lattosio e la celiachia. Per tutte le altre ci si muove con cautela. Comè possibile che più del 40% della popolazione risulti afflitto da questo problema?
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Le intolleranze alimentari causano una diminuizione delle difese immunitarie dell'organismo, da ciò possono scatenarsi patologie quali riniti, asma, congiuntiviti, dermatiti, dermatosi, eczemi, psoriasi, coliti.
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Ma siamo certi che ognuna di queste derivi dalle intolleranze? Eliminando gli alimenti sbagliati teoricamente l'intolleranza dovrebbe diminuire fino a scomparire e di conseguenza anche le patologie. E se ciò non avviene?
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Secondo un'indagine, su un campione di 86 persone, i soggetti esaminati non risultavano intolleranti ad alcun alimento ma lamentavano ugualmente i sintomi elencati precedentemente. Perchè? Semplice, nessuno di loro aveva un buon stile di vita.
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Io stessa so di non avere un corretto stile di vita, dunque mi chiedo...è giusto che io mi privi dei pomodori o devo piuttosto rivedere qualcos'altro? O_o
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Intanto che ci penso vi propongo un elenco delle più comuni intolleranze e degli alimenti "no" e "si" a cui sono associate.
  • CELIACHIA: Vietato tutto ciò che contiene glutine: biscotti, torte, pasta o pane. Esiste un prontuario apposito in cui verificare l'attendibilità di un'alimento, anche la marca è importante. Potreste stupirvi leggendo "zucchero a velo" tra gli alimenti non consentiti eppure...fate attenzione. Controllate SEMPRE che gli ingredienti utilizzati siano sicuri. SI a riso, mais, patate, latte e derivati, carne, pesce e uova, frutta e verdura. Consentiti tutti i prodotti che presentano la "spiga di grano barrata" sulla confezione.
  • INTOLLERANZA AL LATTOSIO: NO a latte e derivati. SI a latte e derivati di origine vegetale (soia, riso, mandorla, cocco etc) o latte (e derivati) di capra; olio di oliva o di semi al posto del burro (a mio parere sempre meglio della margarina) o, se vi va, burro di capra.
  • INTOLLERANZA ai LIEVITATI e alle UOVA: NO a lievito di birra e/o chimico. SI a cremortartaro, bicarbonato e lievito madre. Niente uova? Esistono in commercio preparati sostitutivi (il famoso No-Egg) non sempre però di facile reperibilità. A tal proposito leggete questo post ben fatto che vi darà delle dritte ulteriori di sicura utilità!
  • INTOLLERANZA al NICKEL: Che roba è? Io ne so qualcosa O_o E' presente praticamente in tutto o quasi. E' molto soggettiva perchè ci sono diversi livelli di intolleranza, più o meno bassi. Può essere di tipo prettamente alimentare o a contatto (stoviglie, bracciali, bigiotteria, chiavi etc) o entrambe. Io appartengo (fortunatamente) alla prima e BASTA, m'hanno levato i pomodori vi pare poco????? O_o
Proibiti: cibi in scatola, aringhe, ostriche, fagioli, asparagi, cipolle, spinaci, pomodori, piselli, funghi, mais, farina integrale, pere, rabarbaro, thè verde, cacao, cioccolato, lievito di birra e chimico, noccioline, pistacchi e menate varie O_o
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Consentiti: carne, pesce (tranne crostacei), latte, burro, formaggi, una patata (grandezza media) al giorno. Piccole quantità di carote, riso, farina, marmellata, vino, caffè, frutta. Aiutatevi con le spezie (tutte o tutte quelle che vi piacciono) per insaporire i vostri piatti.
Faccio prima a dirvi quello che posso mangiare che dite? o_O
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Diciamo che per ogni dubbio io sono qui S.O.S INTOLLERANZA AL NICKEL. Di pazienza ce ne vuole ma è meno tragico di quello che sembra ^_*
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Riassumendo, siete pronti a mettervi alla prova? Siete pronti a mettere le mani in pasta? La sfida ve la propongo io...sperando non mi mandiate a quel paese O_o Quantomeno ci provo : |
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E' solo un'anticipazione, tutto e niente certo, MA... Lo scoprirete presto! Se avete letto soltanto la fine annotate tutto per la prossima volta, potrebbe tornarvi utile :)

lunedì 2 novembre 2009

° Epilogo D.O.P °

Dunque, questo post ha cambiato titolo almeno una decina di volte ed è da stamattina (anzi, da ieri) che aspetta di essere scritto e sfornato O_o
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La giornata dovrebbe essere composta da più di 24 ore, ne sono sempre più convinta. Mi ero fatta un programmino di tutto punto che per l'ennesima volta non sono riuscita a rispettare.
Come se non bastasse ci si è messa anche la pioggia! Le scene sono state svariate, tra sacchetti della spesa e ombrello nuovamente "alle cozze" sono tornata a casa più nervosa di prima :/
Parliamo della ricetta invece che è meglio...
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...Il famoso "cooming soon" rimandato a oggi perchè ieri non avrebbe avuto lo stesso sapore (che nemmeno oggi ha) nonostante fosse dedicato proprio a ieri...
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....un giro di parole incasinato ma insomma questo è.
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Come ogni weekend, tra domenica e lunedì, io impasto il pane (con stupore di molti) che mangerò nel corso della settimana; pane ma anche focaccia se capita, quello che mi va insomma.
L'idea di queste focaccine particolari è nata in maniera del tutto casuale accostando due ingredienti che in quel momento avevo messo in stand by.
Le avevo già notate QUI e mi hanno rapita al primo sguardo; poi quest'estate ,frugando tra i libri di cucina di mia sorella inscatolati dopo l'ultimo trasloco, chettìsalta fuori???
Nientedimeno che il libro magico (interamente in inglese, poco male...ripasso)! PANE! E quanti tipi di pane! L'agguanto e porto a casa...(sschhh) ripromettendomi di provarli tutti tutti tutti...o quasi.
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Se come me amate i lievitati non potete lasciarvelo scappare anzi, qualora vi capitasse, prendetelo e mettetevi all'opera! Più di 100 ricette di pani da tutte le parti del mondo! Per cominciare...
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Si chiamano Khachapuri - [...in pratica torte salate al formaggio; oltre a rappresentare uno spuntino perfetto possono anche costituire la base di un elaborato banchetto a tema. Ogni regione ha la sua varietà, ma la scelta è ampia in tutto il paese.] - Alla fine del post ve le descriverò brevemente.
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La mia versione di Khachapuri però è quasi completamente rivisitata sulla base di...lievitazione naturale, gusto personale, improvvisazione, ingredienti del famoso pacco pugliese di qualche tempo fa.
IngredientE, al singolare...
Essì perchè il pacco profumato conteneva anche due belle (e buone) mele cotogne, il formaggio di capra è invece l'acquisto del supermercato.
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Da un po' di tempo a questa parte amo assaggiare tutti i tipi di formaggi di capra che "incontro" nel banco frigo. Nonostante le perplessità di molti per il gusto tipicamente acidulo a me piacciono parecchio. Assaggia oggi, assaggia domani...posso dire che cè formaggio e formaggio e quello di capra non è soltanto sinonimo di "acidità". Cominciate anche voi la degustazione andando oltre il "solito" caprino e ne vedrete delle belle.
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° KHACHAPURI con il tronchetto di capra & mela cotogna alla vaniglia e qualcos'altro...D.O.P.°
Ingredienti per l'impasto:
  • 150 gr di farina Manitoba
  • 250 gr di semola rimacinata di grano duro di Altamura
  • 200 gr di lievito madre rinfrescato la sera prima
  • 2 cucchiai di OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA PUGLIESE D.O.P. padre-made
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiaini scarsi di sale
  • latte parzialmente scremato q.b.
Ingredienti per il ripieno:
  • 200 gr di tronchetto di capra
  • 1 mela cotogna
  • 1 cucchiaio abbondante di zucchero aromatizzato alla vaniglia Bourbon
  • i semi di 1/2 bacca di vaniglia Bourbon
  • 1 cucchiaio di liquore SUPER PUNCH d'Abruzzo Jannamico
  • poca acqua
  • latte e zucchero per spennellare
PROCEDIMENTO: In una ciotola unire il lievito, le farine, olio di oliva, zucchero e amalgamare. Cominciare a versare il latte tiepido un po' per volta fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido; per ultimo il sale come sempre. Impastare energicamente e riporre in un luogo caldo per almeno 3 ore.
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Riprendere l'impasto e dividerlo in 4/5 pezzature; con un mattarello stendere sottilmente ogni parte fino ad ottenere dei dischi di medie dimensioni. Adagiare ogni disco in piccoli stampini per mini crostatine.
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Tagliare a tocchetti il tronchetto di capra e distribuirne un po' per ogni disco di pasta. Nel frattempo, in un pentolino, tagliare la mela cotogna; aggiungere zucchero, i semi della bacca di vaniglia (lasciate il baccello durante la cottura se volete), il liquore (buonoooo, provatelo!), acqua q.b.
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Lasciar cuocere la mela a fuoco moderato per qualche minuto, il tempo di ammorbidirsi. Aggiungere quindi la frutta, un po' per ogni disco, sui tocchetti di formaggio. Portare verso l'alto i bordi dell'impasto come a voler formare dei saccottini; potrete anche decidere di lasciarli semi aperti.
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Spennellare i bordi con una miscela di latte e zucchero. Infornare a 180°/200° fino a doratura e finchè il formaggio si sarà fuso.
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E' un lievitato che mi ha dato molta soddisfazione, non solo per il connubio dolce/salato (per altro la mela cotogna si sposava perfettamente con il formaggio) ma anche per l'impasto stesso, fragrante e soffice! Da provare, con questo o con il ripieno che più vi piace.
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Come ho detto prima, esistono diversi tipi di KHACHAPURI, di seguito ve ne elenco alcuni:
  • Khachapuri Acharuli - la varietà dell'Adjara è una potente iniezione di calorie a forma di barca coperta di formaggio filante, burro e uova;
  • Khachapuri Imeruli - relativamente leggera, questa varietà rotonda e piatta; è farcita con un solo formaggio fuso;
  • Khachapuri Megruli - rotondo con due tipi di formaggio, uno all'interno e uno fuso sopra;
  • Khachapuri Penovani - quadrato e piegato con cura in quattro parti, con un ripieno di formaggio croccante - Particolarmente saporito!;
  • Kachapuri Achma - questa varietà, di grandi dimensioni, alterna strati di pane e formaggio come se fosse una specie di lasagna;
  • Kubdari - non proprio un khachapuri, visto che è farcito con carne tritata, ma ha lo stesso aspetto e assolve la stessa funzione;
  • Lobiani - stesso discorso del precedente, ma in questo caso la farcitura è a base di fagioli.
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°COMUNICAZIONE ROSA PER TUTTI VOI CHE PASSATE A TROVARMI°
Da qualche tempo ho problemi con il gadget dei LETTORI FISSI, se l'inserisco nel blog interferisce con la corretta visualizzazione di esso. Ci tenevo a precisarlo affinchè nessuno pensasse che non mi faccia piacere veder aumentare i "lettori rosa".
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Con questa ricetta partecipo al D.O.P. contest di Al Cibo Commestibile in collaborazione con LA COMPAGNIA DEL CAVATAPPI.
°
°
° Buon compleanno Fra °

domenica 1 novembre 2009

Post it di un coming soon...

...rimandato a domani.
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Oggi, senza parole.
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"Non è possibile amare e separarsi. Si vorrebbe che fosse possibile. Si può trasformare l'amore, ignorarlo, sprecarlo, ma non si può estirparlo dall'anima. Io so per esperienza che i poeti hanno ragione: l'amore è eterno."
(Foster)

lunedì 26 ottobre 2009

Sfumature (di) rosa

Per cominciare la settimana è tempo di svelare un altro arretrato.
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Ormai il periodo dei mirtilli è decisamente passato anche se qui, fortunatamente, riesco a trovarne sempre. Poco importa se non siano esattamente di stagione, credo sia l'unico caso in cui chiudo un occhio e porto ugualmente a casa, rinunciarvi è diventato praticamente impossibile.
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Ad ogni modo, preferisco sgarrare ogni tanto sulla stagionalità piuttosto che acquistare frutta congelata. Non congelo quasi nulla se non in casi strettamente necessari, non acquisto nemmeno le verdure congelate e se non ho voglia di cucinare piuttosto mi faccio un insalata.
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L'altra sera, tornando da lavoro, sono andata al supermercato a comprare qualcosa da mettere sotto i denti e dando un occhiata tra frutta è verdura... "No quelli poi li devo cucinare - prendiamo l'insalata! - Eh ma non è già tagliata e lavata.."
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Immaginate la mia espressione? O_o
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Ovviamente non ero io la "voce parlante" ma una tizia che faceva la spesa con un tizio; stavo per riderle in faccia e sinceramente mè scappato un...
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"...si e poi si mette nel piatto da sola e t'imbocca pure." O_o
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Evvabbè ci stava dai, ma come si fa, eppure cè gente che di cucina nemmeno vuole sentire parlare. Io ancora resto incredula quando sento dire che "sono troppo stanca per mettermi ai fornelli la sera o la mattina, tra i figli e la casa e ...."
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Mentre io mi sveglio alle 6.30 per infornarmi i biscotti mi chiedo se sia questione di passione e di voglia piuttosto che di tempo. E se hai figli non ti piacerebbe che mangiassero cose sfiziose e sane piuttosto che già pronte???? Mannaggia non mi so rispondere, figli non li ho e non posso dire quanto sia difficile conciliare lavoro e famiglia e cucina e bla bla bla MA...
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...sarà che io sono sempre stata abituata all'immagine di mia madre che si sveglia all'alba per preparare il pranzo, sarà che per ogni risveglio, già al mattino presto, il profumo del ragù girava per tutta casa, sarà pure che da sempre mi risuona in testa proprio una sua frase...
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"E' la voglia che manca, non il tempo...se tutto si vuole tutto si fa! "
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..me lo ripeteva da piccola e me lo ripete ancora adesso con tono "minaccioso" quasi a volersi assicurare che nemmeno io finisca col trascurare questo importantissimo dettaglio, la genuinità e la bellezza delle cose semplici. Ancora adesso penso che il profumo del pomodoro fresco della mamma sia unico e inimitabile.
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Fatto è che tanto ha detto e tanti ragù ha fatto che non so proprio rinunciare a un bel primo genuino, i biscotti fatti in casa piuttosto che quelli del supermercato, il pane...ormai compro solo le materie prime e mi auguro che le cose non cambino nemmeno tra figli, varie ed eventuali.
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Nel tempo in cui tra i food bloggers impazzava la schiacciata con l'uva...
...io cercavo come al solito di reinventarmi la ricetta o quantomeno, prendervi spunto senza rimanervi fedele. Innanzitutto, nonostante sia uva che mirtilli contengano nickel, il mirtillo vinse sull'uva.
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.oO(E come avrebbe potuto essere il contrario)
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Col nickel si sa, l'importante è non esagerare.
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Per il resto, mi sono attenuta a quello che al momento avevo nel mio frigorifero senza trascurare l'effetto cromatico finale. Una focaccia dalle sfumature rosa/viola con un ripieno morbido, bianco.
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" FOCACCIA alle barbabietole, mirtilli & ripieno di crème fraîche"
Ingredienti per l'impasto:
  • 300 gr di farina Manitoba
  • 80 gr di farina di riso
  • 20 gr di farina di grano saraceno
  • 200 gr di lievito madre rinfrescato la sera prima
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 1 barbabietola precotta di media grandezza
  • i semini di 10 bacche di cardamomo verde
  • 80 gr di zucchero aromatizzato alla vaniglia
  • scorza grattuggiata di un pompelmo giallo
  • 1 cucchiaio di olio di semi di girasole (per un sapore più delicato)
  • 1 pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
  • 250 gr di mirtilli, possibilmente freschi
  • 125 gr di crème fraîche (più comunemente detta "panna acida")
  • semi di una bacca di vaniglia Bourbon
  • 2 cucchiaini di miele d'acacia
PROCEDIMENTO: in un ampio contenitore unire le farine e il lievito madre, i semi di cardamomo, zucchero, la scorza grattuggiata del pompelmo, olio di semi di girasole e cominciare ad amalgamare.
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A parte, con un mixer ad immersione, frullare la barbabietola precotta con una parte di acqua; aggiungere l'ortaggio all'impasto e il pizzico di sale per ultimo, come sempre. Impastare energicamente fino ad ottenere un impasto sodo ma morbido, rosa. Riporre in un luogo caldo per almeno 3 ore.
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Nel frattempo, unire alla panna acida il miele e i semini della bacca di vaniglia; mescolare e lasciar riposare in frigo.
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Trascorse 3 ore, riprendere l'impasto e fare un giro di pieghe, far lievitare ancora per almeno 1 ora. Dividere in due la pasta e per ognuna delle parti ottenere una "sfoglia" abbastanza sottile.
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Porre la prima parte in una teglia rettangolare precedentemente rivestita con carta da forno, ricoprire con i mirtilli freschi (ne lasceremo qualcuno da mettere sopra) sparsi qua e là e la panna acida alla vaniglia.
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Chiudere con la seconda sfoglia, ripiegare i bordi esercitando una leggera pressione sui lati. Per finire, incorporare qualche fruttino anche all'esterno della focaccia. Punzecchiare con una forchetta.
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Cuocere in forno preriscaldato a 180°/200° fino a completa doratura. Lasciar raffreddare e spolverizzare zucchero a velo.
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Buon inizio di settimana a tutti ^_*
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CONSIGLI & ACCORGIMENTI: limitate l'utilizzo di farine "non lievitanti" come quella di riso e di grano saraceno che potrebbero compromettere il risultato finale per impasti di questo tipo; personalmente ogni tanto mi lascio prendere un po' la mano con la sperimentazione e così...sbagliando s'impara; ho preventivamente sistemato le dosi delle farine negli ingredienti elencati. Con i mirtilli abbondate pure, più ce nè più buona è la focaccia!
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"Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso".
(Oscar Wilde)