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Ormai il periodo dei mirtilli è decisamente passato anche se qui, fortunatamente, riesco a trovarne sempre.
Poco importa se non siano esattamente di stagione, credo sia l'unico caso in cui chiudo un occhio e porto ugualmente a casa, rinunciarvi è diventato praticamente impossibile.
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Ad ogni modo, preferisco sgarrare ogni tanto sulla stagionalità piuttosto che acquistare frutta congelata. Non congelo quasi nulla se non in casi strettamente necessari, non acquisto nemmeno le verdure congelate e se non ho voglia di cucinare piuttosto mi faccio un insalata.
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L'altra sera, tornando da lavoro, sono andata al supermercato a comprare qualcosa da mettere sotto i denti e dando un occhiata tra frutta è verdura...
"No quelli poi li devo cucinare - prendiamo l'insalata! - Eh ma non è già tagliata e lavata.."
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Immaginate la mia espressione? O_o
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Ovviamente non ero io la "voce parlante" ma una tizia che faceva la spesa con un tizio; stavo per riderle in faccia e sinceramente mè scappato un...
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"...si e poi si mette nel piatto da sola e t'imbocca pure." O_o
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Evvabbè ci stava dai, ma come si fa, eppure cè gente che di cucina nemmeno vuole sentire parlare. Io ancora resto incredula quando sento dire che "sono troppo stanca per mettermi ai fornelli la sera o la mattina, tra i figli e la casa e ...."
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Mentre io mi sveglio alle 6.30 per infornarmi i biscotti mi chiedo se sia questione di passione e di voglia piuttosto che di tempo.
E se hai figli non ti piacerebbe che mangiassero cose sfiziose e sane piuttosto che già pronte????
Mannaggia non mi so rispondere, figli non li ho e non posso dire quanto sia difficile conciliare lavoro e famiglia e cucina e bla bla bla MA...
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...sarà che io sono sempre stata abituata all'immagine di mia madre che si sveglia all'alba per preparare il pranzo, sarà che per ogni risveglio, già al mattino presto, il profumo del ragù girava per tutta casa, sarà pure che da sempre mi risuona in testa proprio una sua frase...
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"E' la voglia che manca, non il tempo...se tutto si vuole tutto si fa! "
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..me lo ripeteva da piccola e me lo ripete ancora adesso con tono "minaccioso" quasi a volersi assicurare che nemmeno io finisca col trascurare questo importantissimo dettaglio, la genuinità e la bellezza delle cose semplici.
Ancora adesso penso che il profumo del pomodoro fresco della mamma sia unico e inimitabile.
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Fatto è che tanto ha detto e tanti ragù ha fatto che non so proprio rinunciare a un bel primo genuino, i biscotti fatti in casa piuttosto che quelli del supermercato, il pane...ormai compro solo le materie prime e mi auguro che le cose non cambino nemmeno tra figli, varie ed eventuali.
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Nel tempo in cui tra i food bloggers impazzava la schiacciata con l'uva...
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.oO(E come avrebbe potuto essere il contrario)
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Col nickel si sa, l'importante è non esagerare.
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Per il resto, mi sono attenuta a quello che al momento avevo nel mio frigorifero senza trascurare l'effetto cromatico finale.
Una focaccia dalle sfumature rosa/viola con un ripieno morbido, bianco.
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" FOCACCIA alle barbabietole, mirtilli & ripieno di crème fraîche"
Ingredienti per l'impasto:
- 300 gr di farina Manitoba
- 80 gr di farina di riso
- 20 gr di farina di grano saraceno
- 200 gr di lievito madre rinfrescato la sera prima
- 200 ml di acqua tiepida
- 1 barbabietola precotta di media grandezza
- i semini di 10 bacche di cardamomo verde
- 80 gr di zucchero aromatizzato alla vaniglia
- scorza grattuggiata di un pompelmo giallo
- 1 cucchiaio di olio di semi di girasole (per un sapore più delicato)
- 1 pizzico di sale
- 250 gr di mirtilli, possibilmente freschi
- 125 gr di crème fraîche (più comunemente detta "panna acida")
- semi di una bacca di vaniglia Bourbon
- 2 cucchiaini di miele d'acacia
PROCEDIMENTO: in un ampio contenitore unire le farine e il lievito madre, i semi di cardamomo, zucchero, la scorza grattuggiata del pompelmo, olio di semi di girasole e cominciare ad amalgamare.
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A parte, con un mixer ad immersione, frullare la barbabietola precotta con una parte di acqua; aggiungere l'ortaggio all'impasto e il pizzico di sale per ultimo, come sempre.
Impastare energicamente fino ad ottenere un impasto sodo ma morbido, rosa.
Riporre in un luogo caldo per almeno 3 ore.
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Nel frattempo, unire alla panna acida il miele e i semini della bacca di vaniglia; mescolare e lasciar riposare in frigo.
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Trascorse 3 ore, riprendere l'impasto e fare un giro di pieghe, far lievitare ancora per almeno 1 ora.
Dividere in due la pasta e per ognuna delle parti ottenere una "sfoglia" abbastanza sottile.
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Porre la prima parte in una teglia rettangolare precedentemente rivestita con carta da forno, ricoprire con i mirtilli freschi (ne lasceremo qualcuno da mettere sopra) sparsi qua e là e la panna acida alla vaniglia.
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Chiudere con la seconda sfoglia, ripiegare i bordi esercitando una leggera pressione sui lati.
Per finire, incorporare qualche fruttino anche all'esterno della focaccia. Punzecchiare con una forchetta.
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Cuocere in forno preriscaldato a 180°/200° fino a completa doratura.
Lasciar raffreddare e spolverizzare zucchero a velo.
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Buon inizio di settimana a tutti ^_*
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CONSIGLI & ACCORGIMENTI: limitate l'utilizzo di farine "non lievitanti" come quella di riso e di grano saraceno che potrebbero compromettere il risultato finale per impasti di questo tipo; personalmente ogni tanto mi lascio prendere un po' la mano con la sperimentazione e così...sbagliando s'impara; ho preventivamente sistemato le dosi delle farine negli ingredienti elencati.
Con i mirtilli abbondate pure, più ce nè più buona è la focaccia!
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"Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso".
(Oscar Wilde)